BERGAMO - Le grida nel nevischio. Chi c’è stato, lo sa: allo stadio di Bergamo non è semplice ascoltare le voci del campo, perché i tifosi dell’Atalanta fanno un tifo infernale che tende a soggiogare qualunque altro suono. Eppure le urla di Eusebio Di Francesco si sono sentite nitide, con tanto di frase raccontata alla panchina e catturata da tutte le persone che si trovavano nella zona: «Justin me lo mangio nello spogliatoio». Justin è il nome di Kluivert, che in mezz’ora ha stabilito il record degli improperi subiti. Non è solo colpa sua se la Roma ha prosciugato un vantaggio di tre gol, fallendo il sorpasso al Milan a una settimana dallo scontro diretto dell’Olimpico. Ci mancherebbe, anzi: gli errori di Kolarov e Olsen sono stati molto più evidenti. Ma di sicuro il suo ingresso ha prodotto conseguenze grottesche.
TUTTI CONTRO - Kluivert è entrato male, malissimo in partita, quando Di Francesco gli ha chiesto di sostituire El Shaarawy. Non ha proposto niente di utile e spesso ha sbagliato i movimenti, seguendo l’istinto e non la squadra. Se è vero che con i giovani servono pazienza e coccole, senza esagerare con le critiche, la Roma tutta ha scelto spontaneamente il bastone al posto della carota. Non avevamo mai visto in tanti anni una cosa del genere: almeno tre compagni si sono arrabbiati con il povero Kluivert dopo aver cercato (invano) di dargli il pallone. (...)
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