ROMA - Il derby, la nuova dolorosa delusione stagionale contro la Lazio, ha lasciato cicatrici profonde, difficili da rimarginare. La Roma prepara l’ennesima rivoluzione. «Le squadre che non vincono si deprimono», è il pensiero dominante a Trigoria. Ecco perchè a fine stagione cambieranno molti giocatori. Il nuovo direttore sportivo Monchi ci sta già lavorando, in attesa di conoscere chi sarà il nuovo allenatore. Lo spagnolo sarà presentato oggi e probabilmente non confermerà grossi stravolgimenti nell’organico per tenere tutti i giocatori sulla corda in questo finale di stagione. In partenza Manolas, Nainggolan, Dzeko, Szczesny, forse anche Salah. La nuova Roma si reggerà sullo zoccolo duro composto da Alisson, Fazio, De Rossi, Strootman e Perotti (che Monchi conosce bene e vuole recuperare, nonostante il suo rapporto con Spalletti non sia più quello dello scorso anno), mentre Rüdiger e Paredes sono due giovani sui quali la società vuole puntare, ma che potrebbero partire in caso di offerte fuori mercato.
CESSIONI E I GIOVANI - Naturalmente la squadra sarà rinforzata e la competitività della rosa della prossima stagione dipenderà molto dal piazzamento finale in campionato. La conquista del secondo posto è di fondamentale importanza e la mancata partecipazione alla Champions comporterebbe inevitabilmente qualche cessione in più. La Roma cambierà volto e si punterà sui giovani, a cominciare dal centravanti. Si punta su Schick, l’attaccante rivelazione della Samp che resta in pole position. Ma bisognerà battere un’agguerrita concorrenza. Si cercherà di ridurre il monte ingaggi del venti per cento. Sempre nell’ottica dei giovani la Roma insiste per Kessie e domani è previsto un nuovo incontro con l’Atalanta e il procuratore dell’ivoriano.
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