Roma, a gennaio niente austerity

Due acquisti, no a cessioni top. A meno che Rüdiger...
Roma, a gennaio niente austerity© Bartoletti
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ROMA - Se il patrimonio dei calciatori è cresciuto nel corso degli anni, significa che la gestione risorse della Roma sul piano strettamente finanziario è stata virtuosa. E’ di ieri la classifica pubblicata dal Daily Mail, giornale inglese, che piazza la società all’ottavo posto in Europa tra i ricavi derivanti dalle cessioni dal 2010 a oggi: 354 milioni di euro complessivi, in un mondo dominato dal Liverpool che è davanti a tutti a quota 436. Ma la valorizzazione dei calciatori, che spesso nella Roma è stato il prologo di un’operazione di mercato, genera interesse, che anche in questo autunno obbliga la coppia Gandini-Baldissoni a tenere duro davanti alle tentazioni esogene.

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FERMI TUTTI - Da Trigoria assicurano: a gennaio non parte nessuno, perché così vuole Spalletti. Per “nessuno” si intende il nucleo dei giocatori che l’allenatore considera strategici. Qualche cessione ci sarà e servirà a finanziare i nuovi arrivi, che pure servono: un centrocampista e un esterno destro. Ma senza intaccare il potenziale tecnico della squadra. E’ presumibile ad esempio che durante la finestra trasferimenti invernale possano andare via Iturbe e, se salta la convocazione al Sudamericano Under 20, il baby Gerson. Altri soldi possono entrare dalla monetizzazione anticipata dei calciatori che giocano in prestito lontano da Roma: i torinisti Iago Falque e Castan, ad esempio, ma anche Ricci del Sassuolo, che potrebbe rientrare nell’operazione Defrel (contatti nei giorni scorsi tra Massara e Angelozzi).

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IN BILICO - E Toni Rüdiger? La sua situazione è formalmente diversa.

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