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ROMA - Il punto di ieri sera non è servito molto alla classifica della Roma, ma è servito, eccome, a capire che questo Totti serve ancora a questa Roma. Entrato all’inizio del secondo tempo, nel momento più difficile della partita quando la squadra era sotto contro il Bologna, il capitano ha acceso subito la luce: palla di prima a Salah e gol. Finalmente, dopo che l’egiziano aveva preso tre pali. Non è finita lì: Totti ha regalato un altro paio di invenzioni di cui solo lui è capace, ha corso dimostrando una buonissima condizione atletica, ha sbagliato poco, ha battagliato in mezzo al campo come chiede Spalletti.
Ecco l’allenatore giallorosso alla vigilia aveva sottolineato di trattare, giustamente, Totti come un giocatore, non come un monumento. E Totti da giocatore ha parlato sul campo, con quelle giocate che sono suo esclusivo patrimonio personale. Mettendo in difficoltà il Bologna che, come si sapeva (unico a fermare negli ultimi mesi la Juve), è stato un avversario difficilissimo. La Roma ha bisogno di una rosa larga e varia per competere in Italia e in Europa con una concorrenza tremenda. Ha bisogno di giocatori che possano cambiare verso a una partita.
TOTTI NON BASTA, ROMA-BOLOGNA 1-1
Di inventare qualcosa quando davanti c’è una squadra che si barrica. Ha bisogno di esperienza quando ci sono minuti finali da congelare. Di carisma se è necessario accendere il tifo dell’Olimpico. Ha bisogno, come tutte le grandi squadre, di giocatori in grado di offrire soluzioni diverse. Ha bisogno, per dirlo con una parola di cui spesso si abusa, di qualità. Insomma ha anche, e ancora, bisogno di Totti.