ROMA - Sono i giorni di Kevin Strootman, delle decisioni da prendere, per uscire dal calvario dell’infortunio al ginocchio, che dopo un anno e mezzo ancora non guarisce. L’olandese potrebbe operarsi di nuovo, ma sarà lui a prendere la decisione, la società lo ha messo nelle condizioni di scegliere quale strada intraprendere. Potrebbe essere solo un intervento esplorativo, in artroscopia, oppure un ritorno al bisturi per sistemare per quel legamento che ancora lo fa soffrire.
IN GIRO PERIL MONDO - Al ritorno dalla tournèe in Australia e Indocina, Strootman, accompagnato dal nuovo consulente medico giallorosso, il tedesco Helge Riepenhof, indicato da Norman e che viene dal ciclismo, ha fatto il giro delle sette chiese. Dopo aver verificato i problemi persistenti (principalmente la difficoltà ad estendere completamente il ginocchio), il centrocampista olandese è tornato dal professore che lo ha operato in Olanda, si è fatto vedere dai consulenti della Nazionale orange, è stato anche in Germania e negli Stati Uniti, ma si è sottoposto anche alla valutazione di un paio di illustri ortopedici utaliano. Non tutti hanno dato indicazione chirurgica, la società però lascia libero Strootman di fare le sue scelte. Se e da chi farsi operare. L’olandese, giù di morale per non essere ancora uscito dal tunnel, deciderà in questi giorni. Gli avevano detto che era tutto a posto, sia l’ortopedico che lo ha operato le prime due volte, ma non solo lui. Il suo calvario è cominciato il 9 marzo 2014 a Napoli, quando riportò la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. E’ stato rioperato il 30 gennaio 2015, ma la guarigione sembra ancora lontana.
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