ROMA - «Si, è vero che era un'amichevole, ma dovevamo vincere e sono arrabbiato. È tanto tempo che non vinciamo un trofeo, quindi noi giocatori dobbiamo essere uomini, avere la personalità giusta in campo e dare il 100%, prendere la palla e fare quello che sappiamo fare. Sarà un anno lungo e difficile e i tifosi non hanno gia più pazienza». Così parlò Leo Castan, rientrato ieri dopo la lunga convalescenza, ma con le idee estremamente chiare e senza peli sulla lingua: Roma, così non va, svegliati!
Ma questa Roma è in grado di svegliarsi? La personalità non te la inventi e in campo non esistono interruttori on/off che accendano il carattere di un calciatore. Sabatini lavora alacremente sul mercato, finora asfittico, alla ricerca degli uomini giusti al posto giusto. Ma la sensazione è proprio quella tratteggiata da Castan: il gruppo ha bisogno di forti innesti di personalità, soprattutto in area di rigore avversaria, quando i ghirigori non contano più e bisogna buttarla dentro. Il mal di gol ha afflitto la Roma di Rudi Garcia lo scorso anno, anche perché, quando il gioco si è fatto duro, i duri romanisti non sono scesi in campo. Certo aver perso e ora recuperare personalità del calibro di Castan, Maicon e Strootman farà sicuramente bene a un gruppo un po' frivolo. Ma anche lì davanti, al momento giusto, ci vuole chi faccia sentire il suo peso, i suoi muscoli e la sua rabbia, voglia e fame di gol. Non è Destro, nè Doumbia, o Ibarbo, Ljajic e Gervinho il profilo giusto. Nè il nuovo arrivato Iago Falque; sicuramente meglio in questo senso potrebbe fare Iturbe. Serve un trascinatore, come Batistuta, per intenderci, che possa veicolare anche gli istinti sopiti dei compagni verso atteggiamenti più 'caldi' e pratici. Neanche Totti in questo senso è stato mai un trascinatore, lui da sempre è il leader tecnico della squadra.
COME L'ATLETICO - Sabatini sembra aver scelto Dzeko, uomo dal gol facile, alla ricerca di un nuovo palcoscenico. La personalità sul mercato costa, eccome. Gente che segna e che trascina pure la paghi: ma senza arrivare ai fenomeni stile Tevez, Suarez o Ibrahimovic, uomini di gol e di 'garra', Diego Costa o Mandzukic segnano la via e l'Atletico Madrid in questo è esemplare. L'impressione in casa Roma è che il gruppo prenda i tratti caratteriali di chi lo plasma, in questo caso Sabatini, per sua natura innamorato dei poeti del calcio, dal dribbling facile e dal tocco delicato. Ma il tempo stringe e il mercato chiama: la Roma deve svegliarsi.