PARMA - È ripartito forte, come aveva finito la passata stagione. All'ultima giornata di campionato Gervinho aveva piazzato la zampata dell'ex nella serata in cui la Roma aveva salutato capitan De Rossi, e quest'anno, andato in bianco al debutto con la Juve, s'è subito rifatto a Udine. Gol nel primo tempo, assist per la rete di Inglese e cospicuo contributo anche all'azione della seconda marcatura. Insomma, l'ivoriano è decisamente l'uomo in più del Parma e continua a spaccare le partite con quattro o cinque azioni nell'arco di 90'. Trentadue anni, Kouassi Gervais Yao è nato ad Anyama, un piccolo borgo in Costa d'Avorio e ha iniziato a giocare, rigorosamente a piedi scalzi, nell'Accademia di Abidjan a 11 anni. La sua famiglia non navigava certo nell'oro e così le scarpe dovette aspettarle per un po': nel 2002 viene ingaggiato dal Toumodi ma ormai la sua verve non può più sfuggire all'occhio attento dei talent scout europeo. A 17 anni emigra in Belgio e firma per il Beveren. Ci gioca due anni, ottenendo 14 reti in 61 presenze. Dal Belgio va in Francia, due anni al Le Mans e a quel punto lo vuole il Lilla, dove incrocia Rudi Garcia e insieme vincono la Ligue 1 e la Coppa di Francia. Garcia si ricorderà di lui e dopo due stagioni trascorse dall'ivoriano all'Arsenal lo vorrà con sé alla Roma, da dove se ne andranno praticamente insieme, uno esonerato l'altro verso la Cina.
È in Cina, dove si era intristito fino a scivolare nella squadra riserve dell'Hebei Fortune, che il diesse crociato Faggiano lo ha recuperato nell'agosto del 2018. Mai mossa fu più felice. L'intuizione era stata giusta: a una squadra neopromossa, dalle risorse limitate, non restava che puntare sulla compattezza difensiva e sulle ripartenze. E allora, meglio mettere nel motore un vero specialista: lo scorso anno specie nel girone di andata Gervinho ha sorpreso parecchie difese, tra cui, al Tardini, quelle di dirette concorrenti come Cagliari e Empoli, che gli hanno concesso dei coast to coast letali. Tra l'altro l'anno scorso Gervinho è stato l'unico calciatore capace di segnare, tra andata e ritorno, tre gol alla Juventus. Uno al Tardini e due al ritorno allo Stadium, a griffare una clamorosa rimonta dal 3-1 al 3-3.
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