Conte, ancora fiducia a Raspadori contro l'Inter: tutte le mosse per il big match

Tornato titolare dopo sei mesi, Jack ha lasciato subito il segno con due gol e ottime prestazioni e sarà titolare anche nella sfida scudetto al Maradona: i dettagli
Fabio Mandarini

Giacomo Raspadori è l’unica luce nel buio di febbraio. Una riscoperta. Una scoperta considerando soltanto il Napoli di Conte: ad agosto aveva giocato da centravanti titolare contro Bologna e Parma e poi dopo l’arrivo di Lukaku era praticamente sparito. Spazi chiusi nel 4-3-3, 119 minuti in 21 partite, il gol decisivo contro il Venezia e undici panchine. A gennaio avrebbe voluto cambiare aria, ma il tecnico lo ha bloccato con decisione: chi vuole vincere non vende i migliori talenti, dichiarò. I migliori rimasti dopo l’addio di Kvara, certo: ma questa è un’altra storia. Dicevamo: e così a sparigliare il gioco è arrivata l’emergenza.

Così Raspadori si è ripreso il Napoli

L’infortunio di Neres, la mancanza di alternative pronte e la necessità di passare al 3-5-2 hanno creato le condizioni di rivederlo protagonista da attaccante, nel suo ruolo, a sostegno di Romelu, con la porta dritta nel radar. Risultato: titolare e protagonista con la Lazio, il gol e l’input dell’autorete di Marusic, la palma di migliore in campo; titolare e a segno contro il Como, il migliore dei suoi al netto della sfortunata collaborazione con Lobo al bis di Diao. Non gira nulla, di questi tempi. Tranne Jack: al Sinigaglia ha macinato addirittura più chilometri del maratoneta McTominay, 12.191. Sì, s’è preso il Napoli e non lo lascerà di certo sabato: è il più forma, impossibile escluderlo con l’Inter. Conte farà come sempre di tutto per valorizzarlo ed esaltarne le caratteristiche: più semplice nel 3-5-2 che nel 4-3-3. In mezzo a un mare di guai, tanto per citare la metafora della nave dell’allenatore, per trovare il porto bisogna puntare la luce del faro.


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Napoli

I gol segnati alla Lazio e al Como

Sia chiaro: l’idea è che Raspadori, in questa fase, giocherebbe dall’inizio anche nel 4-3-3, ma per irrobustire un attacco non esattamente micidiale, soprattutto nell’ultimo periodo, la soluzione migliore è probabilmente schierare due punte pure, vere. Con Jack a sostegno del centravanti. A maggior ragione in coda all’ultimo colpo di sfortuna collezionato nel tempestoso mese di febbraio: l’infortunio di Anguissa, terzo cannoniere della squadra con 5 gol alle spalle di Lukaku (9) e McTominay (6). Raspa ha cominciato la sua rincorsa personale: dopo il colpo doppio Lazio-Como è salito a quota 3. Due gol in quattro partite giocate dal primo minuto e il terzo con il Venezia pescato entrando dalla panchina (undici volte subentrato).

Conte punterà su Jack anche contro l'Inter

Ora, però, il vento è cambiato. E nonostante il momento della squadra sia complesso, tormentato dagli infortuni e da risultati meno entusiasmanti, Raspadori potrà vivere da protagonista anche una notte da scudetto. Contro l’Inter di tanti compagni di Nazionale. In un Maradona pieno di gente e di passione. Jack ha atteso a lungo il suo momento e ora lo sta sfruttando: bella storia, sì. Che potrebbe addirittura diventare una favola: non resta che attendere Napoli-Inter e poi mettersi a leggere.

 

 

 

 


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Giacomo Raspadori è l’unica luce nel buio di febbraio. Una riscoperta. Una scoperta considerando soltanto il Napoli di Conte: ad agosto aveva giocato da centravanti titolare contro Bologna e Parma e poi dopo l’arrivo di Lukaku era praticamente sparito. Spazi chiusi nel 4-3-3, 119 minuti in 21 partite, il gol decisivo contro il Venezia e undici panchine. A gennaio avrebbe voluto cambiare aria, ma il tecnico lo ha bloccato con decisione: chi vuole vincere non vende i migliori talenti, dichiarò. I migliori rimasti dopo l’addio di Kvara, certo: ma questa è un’altra storia. Dicevamo: e così a sparigliare il gioco è arrivata l’emergenza.

Così Raspadori si è ripreso il Napoli

L’infortunio di Neres, la mancanza di alternative pronte e la necessità di passare al 3-5-2 hanno creato le condizioni di rivederlo protagonista da attaccante, nel suo ruolo, a sostegno di Romelu, con la porta dritta nel radar. Risultato: titolare e protagonista con la Lazio, il gol e l’input dell’autorete di Marusic, la palma di migliore in campo; titolare e a segno contro il Como, il migliore dei suoi al netto della sfortunata collaborazione con Lobo al bis di Diao. Non gira nulla, di questi tempi. Tranne Jack: al Sinigaglia ha macinato addirittura più chilometri del maratoneta McTominay, 12.191. Sì, s’è preso il Napoli e non lo lascerà di certo sabato: è il più forma, impossibile escluderlo con l’Inter. Conte farà come sempre di tutto per valorizzarlo ed esaltarne le caratteristiche: più semplice nel 3-5-2 che nel 4-3-3. In mezzo a un mare di guai, tanto per citare la metafora della nave dell’allenatore, per trovare il porto bisogna puntare la luce del faro.


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