Pagina 1 | Conte prova il Napoli anti Juve: le possibili scelte

A grandi passi verso la trasferta di Torino. Un ritorno al passato per guardare al futuro con maggiore fiducia, serenità e soprattutto consapevolezza. Antonio Conte, 13 stagioni da giocatore della Juventus dal 1991 al 2004 e tre da allenatore dal 2011 al 2014, continua la preparazione della grande sfida con la Juve in programma sabato alle 18 allo Stadium. A Torino, la città in cui risiede, dove ha costruito una carriera super da centrocampista, da tecnico e soprattutto una famiglia. Emozioni, certo, ma il signor Antonio è abituato a certe storie e sta gestendo una vigilia che per i tifosi del Napoli non sarà mai uguale alle altre, con il medesimo rispetto e le stesse motivazioni riservate a tutti gli avversari. In un processo di crescita, inaugurato ritrovando dopo un anno e sette mesi una mini serie positiva di tre vittorie consecutive, non esistono differenze ma soltanto partite da affrontare con motivazioni alle stelle, attenzione massim a , cura dei dettagli. E con gli uomini ritenuti più in forma. 

Napoli, la tattica di Conte

Ieri pomeriggio, in occasione della seduta pomeridiana di allenamento andata in scena al centro sportivo di Castel Volturno, la squadra ha mandato giù a memoria la solita razione di lavoro intenso, tutto ritmo e frequenze altissime. Troppo presto per ipotizzare una formazione, ci sono ancora un po’ di sessioni da sfruttare per approfondire valutazioni e analisi, ma l’idea è che al di là delle prove tattiche alternative, a cominciare dal 4-3-3, anche sabato il Napoli dovrebbe cominciare la partita con il modulo per il momento consolidato. Il classico 3-4-2-1 delle prime quattro giornate di campionato e delle prime cinque esibizioni, considerando anche i trentaduesimi di Coppa Italia contro il Modena. Dicevamo: l’idea è che potrebbero essere confermati gli stessi undici giocatori che domenica scorsa sono scesi in campo dall’inizio all’Unipol Domus contro il Cagliari. Quelli che hanno costruito il poker finale.


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Conte, la scelta sugli scozzesi

Da Meret a Lukaku, insomma, la squadra potrebbe essere identica. Fermo restando la crescita progressiva dei due nazionali scozzesi: McTominay e Gilmour sono nel pieno della seconda settimana all’interno del gruppo, ma ogni giorno che passa acquisiscono confidenza e soprattutto meccanismi. Loro sono un po’ la chiave delle riflessioni tattiche che inevitabilmente sono in corso e che magari nelle prossime partite potrebbero diventare qualcosa più di un pensiero.


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A grandi passi verso la trasferta di Torino. Un ritorno al passato per guardare al futuro con maggiore fiducia, serenità e soprattutto consapevolezza. Antonio Conte, 13 stagioni da giocatore della Juventus dal 1991 al 2004 e tre da allenatore dal 2011 al 2014, continua la preparazione della grande sfida con la Juve in programma sabato alle 18 allo Stadium. A Torino, la città in cui risiede, dove ha costruito una carriera super da centrocampista, da tecnico e soprattutto una famiglia. Emozioni, certo, ma il signor Antonio è abituato a certe storie e sta gestendo una vigilia che per i tifosi del Napoli non sarà mai uguale alle altre, con il medesimo rispetto e le stesse motivazioni riservate a tutti gli avversari. In un processo di crescita, inaugurato ritrovando dopo un anno e sette mesi una mini serie positiva di tre vittorie consecutive, non esistono differenze ma soltanto partite da affrontare con motivazioni alle stelle, attenzione massim a , cura dei dettagli. E con gli uomini ritenuti più in forma. 

Napoli, la tattica di Conte

Ieri pomeriggio, in occasione della seduta pomeridiana di allenamento andata in scena al centro sportivo di Castel Volturno, la squadra ha mandato giù a memoria la solita razione di lavoro intenso, tutto ritmo e frequenze altissime. Troppo presto per ipotizzare una formazione, ci sono ancora un po’ di sessioni da sfruttare per approfondire valutazioni e analisi, ma l’idea è che al di là delle prove tattiche alternative, a cominciare dal 4-3-3, anche sabato il Napoli dovrebbe cominciare la partita con il modulo per il momento consolidato. Il classico 3-4-2-1 delle prime quattro giornate di campionato e delle prime cinque esibizioni, considerando anche i trentaduesimi di Coppa Italia contro il Modena. Dicevamo: l’idea è che potrebbero essere confermati gli stessi undici giocatori che domenica scorsa sono scesi in campo dall’inizio all’Unipol Domus contro il Cagliari. Quelli che hanno costruito il poker finale.


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