Buongiorno può essere l'erede di Koulibaly?
«Più che altro di Kim! Difensore molto importante, giovane e nazionale italiano. Per vincere i campionati servono i migliori e lui ha esperienza e forza. È il giocatore giusto e ha fatto la scelta giusta: Napoli gli può dare tante soddisfazioni. Anche Marin è reduce da una buona stagione».
Ora Conte riavrà Kvara.
«Ha fatto un grande Europeo. Grande come lui: spero che arrivi motivato per tornare a essere il mago di due anni fa. È molto importante».
Le piace la nuova Serie A da lontano?
«Bellissima: basti guardare il livello dell’Inter, il mercato della Juve, la crescita di Roma e Lazio, le grandi cose fatte da Bologna e Atalanta. E poi, beh, ci sarà il ritorno del Napoli: sarà un grande campionato».
Koulibaly è anche un uomo che restituisce ciò che riceve con la sua associazione “Capitaine du Coeur”.
«Una cosa molto importante per me. Abbiamo tanti progetti per aiutare quante più persone possibile in Africa, non solo in Senegal: bambini, adulti, anziani. A Ngano, il villaggio senegalese dei miei genitori, stiamo costruendo un ospedale pediatrico: un sogno che condividevo con i miei fratelli Seoudou e Abdoulaye. Anche lo Stato ci sta aiutando, ne sono orgoglioso».
Koulibaly è anche un manager.
«Ho investito nel Sedan, storico club francese che dopo il fallimento è ripartito dalla settima divisione: puntiamo sui giovani, in campo e fuori, coniugando calcio e istruzione. Loro sono il futuro, possono cambiare il mondo e io voglio aiutarli insegnando i miei valori: umiltà, entusiasmo, lavoro e sogni. Tengo molto al Sedan, va riportato in alto, dove merita».
Basta così?
«Per la verità ho una società con Ghoulam. Lui è mio fratello. Facciamo investimenti negli Stati Uniti, in Sudamerica, in Africa. E con Jorginho, invece, ho investito in Gather, un'app finanziaria di lifestyle in Inghilterra».
Tra tanti progetti, non è che c'è spazio per un ritorno a Napoli?
«Da giocatore un giorno mi piacerebbe, ma credo che all'epoca sarò troppo vecchio per loro. Oggi sono molto felice nel mio club, la gente mi ha riempito il cuore come i napoletani. Sa cosa?».
Cosa.
«Vorrei portare un po’ di tifosi napoletani a vedere l’Al-Hilal e un po’ di tifosi arabi al Maradona: bello, no?».