Subito il metodo Conte: ecco come il tecnico sta rivoluzionando il Napoli

Pressione sul portatore, aggressioni e riaggressioni. A fine allenamento la mano a tutti i marines azzurri
Fabio Mandarini
4 min
Fatica, sacrificio, regole. I marines del Napoli corrono e poi ancora. E poi di più: non c'è tregua, non c'è sosta. E sudano già fradici sotto la pioggia che per tutta la mattina sbatte sulle Dolomiti, soffrono, stanno per cedere ma stringono i denti: nessuno molla mai. In due giorni sono cambiati lo spirito e finanche i volti di quel manipolo di uomini che fino a un mese e mezzo fa partivano per la battaglia sportiva con lo sguardo degli sconfitti: sono tornati feroci. E anzi, possibilmente lo sono molto più di quanto si potesse immaginare in 48 ore di lavoro. Antonio Conte non ha stravolto soltanto un gruppo di calciatori, ha stravolto un mondo: lo ha preso, sballottato, spremuto e poi lo ha abbracciato felice. Il Napoli è un orologio svizzero e il suo allenatore è un leader soddisfatto: anche ieri, come la prima di mercoledì, alla fine di due allenamenti massacranti e con i calciatori stesi sull'erba, letteralmente stremati, ha dato la mano a tutti. Dal primo veterano all'ultimo dei giovanotti della Primavera aggregati: approvazione, gratitudine. E come lui tutti gli uomini del suo staff: è già una squadra, il Napoli. Non ha ancora toccato un pallone in una partita ufficiale, eppure è già diventato un corpo e un'anima. Da Marine. I mille e più tifosi presenti al Comunale di Carciato lo invocano e lui risponde così: «Andiamooo!». Con il pugno stretto.  

Napoli, il clima nel ritiro estivo

Conte ha una fama che lo precede, è uno dei tecnici più importanti in circolazione, ma in questo caso ci ha messo meno di un attimo a farsi capire dai suoi nuovi allievi. E sia chiaro: tutti sanno quanto pretende, ma non era mica scontato che la risposta fosse così immediata. E invece, i giocatori sono rapiti: carichi, rigenerati, pronti ad andare ben oltre la fatica e a dare più del massimo per lui. Il signor Antonio. Un manager moderno ma anche fedele a certe regole che non conoscono deroghe: d'accordo gli allenamenti aperti al pubblico e alla stampa, ma la seconda seduta di giornate infinite e cadenzate da doppie di un paio d'ore ciascuna, prevede sempre 45 minuti di privacy assoluta. Il Napoli e il suo allenatore, il gruppo-squadra e il suo capitano: e tutto il mondo fuori. 

Conte-Napoli, prime indicazioni tattiche 

Ieri, tra l'altro, s'è anche cominciato a vedere qualcosa del nuovo 3-4-2-1: esercitazioni sulla costruzione a tre (difensori) più due (centrocampisti), con le sponde del centravanti e le conclusioni dei trequartisti. E ancora: aggressioni e riaggressioni feroci; la pressione immediata sul primo portatore e finanche sul portiere; i tre attaccanti a pressare sulla prima linea; l'organizzazione del pressing offensivo e anche oltre. E sia chiaro: ogni partita ha e avrà una storia a sé, ma Conte in questo modo sta allenando un'attitudine. Il carattere. La fame e la voglia. Oggi sarà lui stesso a raccontare le sensazioni: alle 14 c'è la prima conferenza in Val di Sole. 

 

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