Napoli, è cambiata l’aria

Leggi il commento del Direttore del Corriere dello Sport - Stadio
Ivan Zazzaroni
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Quando Antonio Conte decide di non rinunciare a un giocatore ha un modo tutto suo - tetro ma efficace - di farlo sapere a chi di dovere: «Lui muore qui con me». Al Napoli se lo sono sentiti ripetere più volte, nei giorni scorsi, tanto per Di Lorenzo quanto per Kvara. Le parole del tecnico si possono leggere in due modi: primo, il mio giocatore non è sul mercato; secondo, lo sdereno io in campo - Conte è portato all’iperbole vagamente sinistra, non a caso ammette spesso di vivere «la sconfitta come una morte apparente». Il Napoli degli opposti che si e ci attraggono - l’allenatore più esperto, il direttore esordiente e l’Aurelio in versione low profile: durerà? - nasce oggi e nasce bene. La fredda cronaca. In giornata sostengono le visite mediche Rafa Marin e Spinazzola; nei prossimi giorni lo staff di Buongiorno completa la lettura del contratto, al solito lungo come la messa cantata; ed è in arrivo l’offertona del Psg per Osimhen, la cui partenza apre verosimilmente all’acquisto di Lukaku. Se Victor non dovesse andare a Parigi, resterebbe sempre valida l’opzione araba. Ma dal 17 del mese. In questa sessione di trattative sbarazzine oppure simpaticamente inesistenti, Napoli e Juve sono quelle che si stanno muovendo di più e meglio nel tentativo di ridurre sensibilmente le distanze dall’Inter, la più rilassata della compagnia: quel che doveva fare l’ha fatto in anticipo e da settimane è concentrata sugli optional: un esterno sinistro in più, un centrale se va via De Vrij, un attaccante se Arnautovic fa le valigie e i borsoni in pelle Vuitton, vacchetta naturale a concia vegetale. Preoccupa il Milan che ha due priorità: il centravanti e il terzino destro. Inoltre si guarda attorno per vedere di aumentare i centimetri e i chili della mediana. Al momento, ciccia.

L’Atalanta ha promesso a Gasperini di rafforzare la squadra per la Champions: dopo aver dato un senso compiuto a De Ketelaere, il Re Mida di Grugliasco s’è messo in testa di rilanciare Zaniolo (scommetto che ce la fa). Il prezzo di Koopmeiners, per ora, è esposto da Bulgari. La Lazio sembra ancora il prodotto di un gruppo di validi scout nemmeno troppo boy, mentre la Roma deve capire come investire bene i milioni a disposizione e recuperati (60?, 70?). Ghisolfi guarda alla Francia (Le Fée, preso) e alla Spagna (Riquelme). Chiesa è sempre piuttosto distante dal villaggio: troppi per lui due matrimoni nello stesso mese.

La situazione è semplicemente Gravina

Scommetto 10 euro che da questa settimana a Gravina fischieranno ancor di più le orecchie. La poltrona di presidente federale fa gola a due, o tre, eppure nessuno dei due, o tre, ha il coraggio di farsi avanti. La strategia degli anti-GG prevede in questa fase la demolizione dell’immagine del numero uno del calcio italiano. Un programmino edificante, proprio quello che ci serve (...). Gravina comunque non è Biden e ha indossato l’elmetto. Ogni opposizione ha la maggioranza che si merita. L’ha detto Popper, mica Razzi.


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