Calciomercato Napoli, De Laurentiis fa muro per Di Lorenzo e blinda Kvaratskhelia

Il club è deciso a respingere l’assalto della Juve al capitano, fiducia nel rinnovo del georgiano
Fabio Mandarini
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NAPOLI - Le parole di Kvara come i versi di una canzone napoletana: «Sento tanto affetto a Napoli ed è una responsabilità molto grande: quando una persona ti apprezza e ti ama devi cercare di apprezzarla il più possibile e giustificare le sue speranze. Farò di tutto per i tifosi del Napoli e della Georgia. Cercherò di renderli felici». Così parlò Khvicha Kvaratskhelia domenica, dopo la vittoria in amichevole con il Montenegro e prima dell’arrivo di Conte in città: l’allenatore avrà letto e avvertito una melodia, una sinfonia. Le note vanno giù che è un piacere e nel frattempo a salire sono le percentuali del rinnovo: il lavoro del ds Manna, di recente protagonista di una due giorni di incontri a Milano con l’agente del giocatore, Mamuka Jugeli, sta producendo armonia da rinnovo. Il lavoro non è concluso, certo, ma Kvara ha parlato come uno che nel futuro vede il Napoli di Conte: aveva dato la sua disponibilità a sposare il progetto del signor Antonio, nonostante la corte spietata del Psg, un’offerta ricca e una proposta da 110 milioni di euro rifiutata senza appello da De Laurentiis, e poi Manna ha continuato a ricamare con Jugeli. L’intesa sull’ingaggio e sulla clausola rescissoria in stile Osi non è ancora definitiva, ma la volontà reciproca è raggiungere l’accordo e prolungare fino al 2029 il contratto in scadenza nel 2027. Con aumento di stipendio e reciproca soddisfazione. Anzi collettiva: di Kvara, del club e di Conte.

Napoli, le strategie di Conte

Il signor Antonio è stato chiarissimo sin dal primo istante: non si tocca Kvaratskhelia e non si tocca anche Di Lorenzo. Il capitano. Uno dei simboli della squadra che prima della fine del campionato ha chiesto ufficialmente la cessione alla società: il suo agente, Mario Giuffredi, ha spiegato che il giocatore ritiene concluso il suo ciclo e che la scelta va al di là del calcio; Conte, però, non vuole saperne, lo ritiene imprescindibile, fondamentale, una colonna della rifondazione e del gruppo che verrà, che lui stesso dovrà plasmare. Il Napoli, il club, ha finanche diramato un comunicato ufficiale, sottolineando l’incedibilità del capitano, legato tra l’altro da un contratto fino al 2028 con opzione al 2029. Un’eternità: un anno fa il progetto era di concludere la carriera in azzurro, ma poi qualcosa è palesemente cambiato. Che pasticcio.

Il Napoli alza il muro su Di Lorenzo

Questa storia, sullo sfondo ma non troppo, registra anche l’ombra ingombrante del terzo uomo, cioè della Signora: la Juventus è in agguato, ha già l’accordo con Di Lorenzo, è pronta a portarlo a Torino e a trasformare la sua vita in un film in bianco e nero, ma ovviamente, e inevitabilmente, deve e dovrà fare i conti con il Napoli. Un muro. Un po’ di gomma e un po’ di cemento armato, ma la sostanza non cambia: la sintesi è che il club azzurro non ha alcuna intenzione di cedere il calciatore e dunque di trattare. Non c’è prezzo: la linea condivisa da tutte le parti in causa - presidente, ds, allenatore - in questo preciso momento storico è questa. Tra l’altro, sembrava che oggi potesse andare in scena un incontro con l’agente del capitano, ma alla fine non se n’è fatto più nulla.

Il Napoli asseconda Conte

Conte, tra l’altro, dopo aver avuto un contatto diretto con Kvara, ovviamente ha parlato anche con Di Lorenzo: la missione è blindarli insieme, ricominciare e fondare il rinnovamento su due elementi che per ruolo, talento e caratteristiche si candidano a recitare ruoli da protagonisti assoluti nel suo sistema di gioco: che sia 3-4-3 o 3-4-2-1. A suo tempo. Per il momento sono entrambi alle prese con la preparazione dell’Europeo, Kvara con la Georgia e Di Lorenzo con l’Italia. Calma e sangue freddo. Gelido, se servirà.


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