Conte al Napoli, si parte: al via la programmazione a Castel Volturno

Cinque giorni dopo aver firmato il contratto a Roma, il nuovo allenatore azzurro sbarca al centro sportivo: inizia il lavoro in vista del primo ritiro
Fabio Mandarini

Conte c’è. Indubbiamente azzurro da un po’, per la precisione da cinque giorni, ma oggi sarà anche a Napoli di persona, in carne e ossa. Al centro del piccolo, grande regno da rifondare con il suo aiuto, la sua maestria tecnica, il suo carisma, il suo entusiasmo: al centro sportivo di Castel Volturno è in programma il primo sopralluogo del nuovo allenatore e del suo staff. Un mini tour insieme con gli uomini che condivideranno con lui quest’avventura inaugurata mercoledì scorso a Roma al fianco di De Laurentiis, con la firma sul contratto triennale andata in scena negli uffici di FilmAuro a Palazzo Bonaparte, un occhio su piazza Venezia e un altro su via del Corso. La visita di Conte dovrebbe durare un paio di giorni, giusto il tempo di cominciare a fare amicizia con i luoghi e i campi che faranno da sfondo alla missione e di farsi un’idea di quello che accadrà. Dovrà o dovrebbe accadere. Poi, insieme con il ds Manna, si tufferà anche nel labirinto di certe storie tese, tipo il caso del capitano Di Lorenzo, ma questa è un’altra storia e si vedrà. La certezza è che oggi, secondo lunedì di giugno, farà il suo debutto in città. Data importante: è il 10. Un numero che da queste parti ha significati divini.

Conte ritorna a Castel Volturno sette anni dopo

Rientra nel novero delle umane questioni, invece, lo sbarco di Antonio Conte sul pianeta azzurro: lui, Napoli e il Napoli. La città e la squadra. Per la prima volta dal vivo, faccia a faccia, occhi negli occhi da quando ha ricevuto l’investitura: accadrà oggi e proseguira domani se l’agenda non cambierà in corsa o all’improvviso, nel momento preciso in cui il signor Antonio metterà piede sul suolo napoletano e poi al centro sportivo di Castel Volturno. Location familiare, se vogliamo: lo ha già visitato il 21 ottobre 2014, quasi sette anni fa, in veste di allenatore della Nazionale, insieme con Lele Oriali, al suo fianco anche in questa nuova storia di calcio, amore e fantasia del popolo. All’epoca l’allenatore del Napoli era Rafa Benitez e lui un graditissimo ospite: oggi diventerà il padrone di casa. Per la cronaca: di quella squadra non è rimasto nessuno.


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Conte al Napoli, lo staff

Oltre a Oriali, un monumento del nostro calcio che sarà una sorta di coordinatore dello staff, insieme con il signor Antonio sono ovviamente attesi anche Cristian Stellini, il vice; Gianluca Conte, il match analyst (e suo fratello); Elvis Abbruscato, il collaboratore tecnico; Costantino Coratti, il preparatore atletico che giovedì ha preceduto la compagnia in sede con un primo, fugace blitz; Alejandro Rosalen Lopez, preparatore dei portieri di casa Napoli sin dai tempi di Spalletti.

Conte al Napoli, si comincia

La nuovissima era, giusto per distinguerla dalla “New 3ra” che del post scudetto è stata lo slogan, comincerà ufficialmente oggi anche sul campo: al centro del villaggio, d’ora in poi, ci sarà soltanto il lavoro. Il primo step sarà il mercato; poi il ritiro di Dimaro, in programma dall’11 al 21 luglio in Val di Sole, in Trentino, ma di routine il raduno dei reduci, cioè dei calciatori non alle prese con l’Europeo o con le vacanze successive, potrebbe essere indetto un paio di giorni prima. C’è tempo per mettere a punto il programma. E poi, beh, ci sarà innanzitutto la presentazione di Conte, re Antonio per un giorno: il Napoli lavora per organizzare l’evento il 26 giugno a Palazzo Reale.


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Conte c’è. Indubbiamente azzurro da un po’, per la precisione da cinque giorni, ma oggi sarà anche a Napoli di persona, in carne e ossa. Al centro del piccolo, grande regno da rifondare con il suo aiuto, la sua maestria tecnica, il suo carisma, il suo entusiasmo: al centro sportivo di Castel Volturno è in programma il primo sopralluogo del nuovo allenatore e del suo staff. Un mini tour insieme con gli uomini che condivideranno con lui quest’avventura inaugurata mercoledì scorso a Roma al fianco di De Laurentiis, con la firma sul contratto triennale andata in scena negli uffici di FilmAuro a Palazzo Bonaparte, un occhio su piazza Venezia e un altro su via del Corso. La visita di Conte dovrebbe durare un paio di giorni, giusto il tempo di cominciare a fare amicizia con i luoghi e i campi che faranno da sfondo alla missione e di farsi un’idea di quello che accadrà. Dovrà o dovrebbe accadere. Poi, insieme con il ds Manna, si tufferà anche nel labirinto di certe storie tese, tipo il caso del capitano Di Lorenzo, ma questa è un’altra storia e si vedrà. La certezza è che oggi, secondo lunedì di giugno, farà il suo debutto in città. Data importante: è il 10. Un numero che da queste parti ha significati divini.

Conte ritorna a Castel Volturno sette anni dopo

Rientra nel novero delle umane questioni, invece, lo sbarco di Antonio Conte sul pianeta azzurro: lui, Napoli e il Napoli. La città e la squadra. Per la prima volta dal vivo, faccia a faccia, occhi negli occhi da quando ha ricevuto l’investitura: accadrà oggi e proseguira domani se l’agenda non cambierà in corsa o all’improvviso, nel momento preciso in cui il signor Antonio metterà piede sul suolo napoletano e poi al centro sportivo di Castel Volturno. Location familiare, se vogliamo: lo ha già visitato il 21 ottobre 2014, quasi sette anni fa, in veste di allenatore della Nazionale, insieme con Lele Oriali, al suo fianco anche in questa nuova storia di calcio, amore e fantasia del popolo. All’epoca l’allenatore del Napoli era Rafa Benitez e lui un graditissimo ospite: oggi diventerà il padrone di casa. Per la cronaca: di quella squadra non è rimasto nessuno.


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