Le pagelle del Napoli dopo la vittoria per 2-1 ottenuta in rimonta al Maradona contro il Verona nel match della 23ª giornata di Serie A.
Mazzarri (all.) 6
La vince: nonostante vuoti vistosi, nonostante Montipò, nonostante gli errori sotto porta, la gestione e la tempistica dei cambi. Però la vince: anema, cuore. Ma adesso (con il Milan, poi con il Barça) gli serve altro.
Gollini 6
Una smanacciata su Lazovic e un paio di urla per chiedere solidarietà a chi si distrae.
Di Lorenzo 5,5
Sta lontano da se stesso, non dalla partita, e le scelte lo dimostrano. E comunque con orgoglio cerca di ovviare alle difficoltà.
Rrahmani 6
Ha semplicemente da governare lo spazio e gli viene abbastanza facile, quasi senza sforzarsi.
Juan Jesus 7
Non si limita a difendere l’area ma anticipa, va di preventive, fa il diavolo che soccorre chiunque e ribadisce la propria consistenza.
Mario Rui 5,5
Il giallo vale il «rosso» per San Siro: contro il Milan la guarderà da casa e poi impreca per il cambio. Non si fa!
Mazzocchi (dal 6’ st) 6,5
Perde Coppola sullo 0-1, entra nel pareggio invitando Lindstrom a crederci, poi anticipa Tavsan per «armare» Kvara: un carattere mica da poco che incide!
Anguissa 5,5
Per un po’ - giusto un po’- è delizioso ma alla distanza la coppa d’Africa si sente. E implode.
Lobotka 6,5
Mica chiaro perché esca (forse per il giallo) ma è lucido, dinamico, trascinante. Il riferimento di cui il Napoli ha sempre bisogno.
Dendoncker (dal 41’ st) sv
Gli scampoli che valgono.
Cajuste 5,5
Il lavoro sporco che non riesce a ripulire come si dovrebbe. Però mai che si sottragga al sacrificio.
Lindstrom (dal 18’ st) 6,5
La finta che manda a terra Duda vale (quasi) il biglietto: gioca largo e pure da interno, ispira e ricama.
Politano 5,5
Partenza lanciatissima, che dura un attimo. E alla distanza paga la fatica di dover fare troppo campo.
Ngonge (dal 18’ st) 7
Nel primo gol (al passato) sente la porta, la va ad attaccare, comincia a prendere i fantasmi a schiaffi con l’aiuto di Dawidowicz.
Simeone 5
L’errore a tu per tu con Montipò è la fotografia di un pomeriggio che definire complicato sa di eufemismo.
Raspadori (41’ st) sv
Si aggiunge alla festa ma tardi (e non dipende da lui)
Kvaratskhelia 7,5
È il calcio nel deserto. Di una Bellezza che stordisce nel gol (tiraggiro, ancora, di nuovo, all’incrocio dei pali) e un angelo che abbraccia il Napoli.