Caos Supercoppa Italiana, strutture inadeguate: Napoli e Inter in tensione

Il torneo si giocherà a Riyad dal 18 al 22 gennaio, ma ci sono ancora tanti problemi da risolvere: logistica, campi e centri sportivi
Caos Supercoppa Italiana, strutture inadeguate: Napoli e Inter in tensione© ANSA
Giorgio Marota
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Caos d’Arabia. Il balletto sulle date - cambiate tre volte -, i malumori per la disorganizzazione dei sauditi, la mancanza di risposte alle continue domande dei club italiani e quelle strutture considerate ancora inadeguate (gli arabi hanno compato i campioni, ma hanno appena cominciato a costrure attorno a loro delle case moderne e accoglienti) stanno prendendo a picconate l’immagine della prossima Supercoppa Italiana, la prima con la formula della final four. Dopo l’ultimo sopralluogo a Riyad della scorsa settimana, il consiglio della Lega Serie A ha bloccato una nuova finestra, dal 18 al 22 gennaio (semifinali Napoli-Fiorentina e Lazio-Inter il 18 e il 19, finale il 22), dopo le precedenti fissate e poi saltate, prima dal 4 all’8 gennaio e poi dal 21 al 25. Ora serve solo un comunicato che ufficializzi il tutto, ma da Via Rosellini preferiscono attendere e la fumata bianca non arriverà neppure nell’assemblea di oggi.

Fastidio Napoli e Inter, tutti i problemi

L’ennesimo cambio obbliga le squadre che partecipano alle coppe a riprogrammare un calendario già intasato. Lo ha fatto presente l’Inter, che non a caso potrebbe proprorre di rimettere in discussione l’accordo da 23 milioni a stagione per far giocare quattro delle prossime sei edizioni del torneo nel regno di re Bin Salman. Anche il Napoli ha manifestato un certo fastidio, ponendo inizialmente una questione di diritti ma anche di praticità. Domani due rappresentanti del club di De Laurentiis torneranno a Riyad per scegliere l’albergo (i campioni d’Italia hanno la priorità) e questo, al netto delle polemiche e delle difficoltà organizzative, è un segnale: l’evento non dovrebbe saltare. Oggi è il giorno dei sorteggi europei e dopodomani la Lega riorganizzerà il calendario di A rinviando 4 partite della 21ª giornata (Torino-Lazio, Sassuolo-Napoli, Bologna-Fiorentina e Inter-Atalanta) al 13 e 14 febbraio, oppure al 20 e 21, a seconda di quando Inter, Lazio e Napoli giocheranno l’andata degli ottavi di Champions. Torino, Sassuolo, Bologna, Fiorentina e Atalanta sono libere da impegni. Anche se l’argomento non è all’ordine del giorno, la Fiorentina oggi in Lega si farà sentire. Lo stadio dell’Al-Shabab, individuato per le semifinali, secondo la Viola e gli altri club, non è adeguato alle varie necessità: ha appena 16 mila posti e in Italia sarebbe comparabile a un impianto da Lega Pro. Con il King Fahd Stadium (60.000 posti) in ristrutturazione, la Spagna giocherà le tre gare della sua Supercoppa (semifinali e finale) tutte nella casa dell’Al-Nassr di Ronaldo, che contiene 25 mila anime. Agli italiani farebbero giocare lì solo la finale. Per quale motivo? Non ci sarebbero poi impianti di allenamento sufficienti per le 4 squadre. I centri sportivi individuati (Al-Nassr, Al-Hilal, Al-Shabab e Al-Riyadh) non hanno tutti lo stesso standard di qualità e sono parecchio distanti dalle strutture ricettive; con il traffico di Riyad, è un fattore da considerare. I manti erbosi, tra l’altro, sono ritenuti «inaccettabili» al punto che i club si dicono pronti a inviare degli agronomi per valutarli.


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