Non è il momento dei processi, è troppo presto per fermarsi a pensare agli errori fatti. Serve una reazione, bisogna venire fuori al più presto da questo momento nero. Sono stati cinque mesi disastrosi, sotto ogni punto di vista. Dalla scelta dell’allenatore, che ha costretto De Laurentiis a intervenire in corsa, fino al mercato, non all’altezza di una squadra che puntava a fare un ulteriore salto di qualità. Il vantaggio da campioni d’Italia è stato dilapidato con una velocità record: il Napoli aveva chiuso la marcia trionfale con 16 punti di distacco sulla seconda, dopo 15 giornate di punti ne ha 17 in meno rispetto all’anno scorso e 14 in meno rispetto all’Inter capolista.
Il mondo si è rovesciato, ha catapultato gli azzurri in una nuova realtà. Dalla lotta scudetto si è passati a quella per il quarto posto. Mazzarri ha preso in mano la squadra in corsa e sta provando a rimetterla sui binari giusti. È come se la stagione fosse iniziata 25 giorni fa, il nuovo allenatore deve lavorare per ricostruire l’ambiente dal punto di vista psicologico, fisico e tattico. La partenza non è stata facile, il calendario era un macigno, ma i segnali sono comunque positivi: dopo la vittoria in casa dell’Atalanta (rivalutata anche dal ko del Milan a Bergamo), sono arrivate le tre sconfitte consecutive con Real Madrid, Inter e Juve, in cui tutto è andato storto. Il Napoli ai punti non avrebbe mai meritato di perdere, ha pagato a caro prezzo i pochi errori fatti e non è riuscito a sfruttare le occasioni avute. L’errore di Kvara a Torino è la fotografia emblematica della situazione, l’orgoglio del gesto di Osimhen (il 5-1 della scorsa stagione mostrato ai tifosi della Juve) uno di quei poster da appendere nello spogliatoio per motivare il lavoro quotidiano.
È un momento difficile, di quelli in cui bisogna avere tanta forza e spirito di gruppo per venirne fuori. Di Lorenzo, capitano non a caso, lo ha detto chiaramente: ora più che mai bisogna essere uniti. Un appello ai suoi compagni ma soprattutto ai tifosi: sono loro che in questo momento possono dare l’aiuto decisivo a un gruppo che deve ritrovarsi. Domani sera c’è il primo impegno da non fallire in Champions al Maradona con il Braga, ci sono in palio gli ottavi e anche tanti soldi per il club. La prevendita finora non è stata vibrante, ma è in situazioni così difficili che il popolo azzurro deve ricordarsi di essere l’arma in più. Per i processi c’è tempo, adesso il Napoli ha bisogno anche di Napoli.