INVIATO A CASTEL VOLTURNO - Il danno, la beffa. O anche: la beffa, il danno. E comunque, cambiando l’ordine degli eventi, la sorte ha scelto d’accanirsi, di metterci del suo, di intervenire - e in che modo - sul Napoli, di spaccarlo in due eppure in tre, di rimettere in discussione una squadra, il suo equilibrio, le proprie certezze e semmai anche le gerarchie. È andata così, martedì sera, al minuto 34, quando insieme e dolorosamente sono usciti dal campo Politano e Mario Rui; e dopo, appena un po’ più tardi, a capo chino se n’è andato anche Rrahmani: sembravano subito cose serie, non quegli incidenti che basta una notte e via, e gli esami l’hanno confermato.
La situazione contro la Juve
Ora che la Juventus è più vicina, il campionato chiama e bisogna offrire risposte per sistemare i conti, si può fare con quell’organico, però non è mica la stessa cosa. Per cominciare, Spalletti non avrà granché per largheggiare, gli resta un impianto (solido), però quattro calciatori in infermeria tolgono fatalmente opzioni e a Torino, domenica sera, ci sarà ben poco da inventarsi: in difesa, in mezzo, rientrerà Kim, giocherà lui, prenderà il posto di Rrahmani («lieve distorsione alla caviglia destra»), che in realtà è quello che sta meglio. Perché peggio, ma assai, stanno Politano («distorsione primo grado alla caviglia sinistra») e Mario Rui, lui sì che è preoccupato, per quella «infrazione della testa del perone destro». In pratica, Juventus-Napoli la vedranno a casa, volendo potrebbero organizzarsi con Simeone che sta in infermeria da dieci giorni e ci resterà per almeno altre due settimane. Domenica, soggiorno, la tv accesa, mentre Olivera si prenderà la corsia di sinistra e Lozano quella di destra, uno partendo dalla difesa e l’altro dalla trequarti, uno praticamente senza il cambio e l’altro pure o forse sì, perché lì Elmas ci ha già giocato e magari ci potrebbe andare anche Raspadori. Però sono dubbi e anche inquietitudini: Rrahmani è quello che dovrebbe recuperare rapidamente, salterebbe soltanto la trasferta di Torino; e invece Politano e Mario Rui hanno tempi più lunghi, lo suggerisce la diagnosi stessa: ci vorranno tre settimane per l’esterno, sarà indispensabile aspettare un mese per il portoghese. Il turnover, in certe zone del campo, diventa seriamente uno sconosciuto. Danno e beffa assieme.