Napoli, rinascimento nel segno dell’azzurro

Il Time ha inserito la città tra i 50 posti migliori del mondo: dopo dieci anni la Nazionale torna a giocare qui, nello stadio dei sogni
Napoli, rinascimento nel segno dell’azzurro© FOTO MOSCA
Fabio Mandarini
5 min

NAPOLI - Anno 2023, anno di grazia e rinascimento. Anno di Napoli e del Napoli: Time ha inserito la città tra i 50 posti migliori del mondo e Guardiola ha incoronato la squadra come la migliore d’Europa (e di certo d’Italia). Milioni di turisti, l’arte, il food, le bellezze naturali, la musica e la magia, la realtà luminosa e quella sotterranea, i vicoli decorati e scintillanti, il cinema, il teatro, la televisione, i concerti, la letteratura e la squadra. Le opere del Caravaggio esposte a Palazzo Reale e quelle di Kvaravaggio in mostra nel tempio del re del calcio. E poi i libri, i documentari, le tracce di Grecia antica, gli attori e i cantanti, Ercolano e Pompei, la Penisola e la Costiera, il Golfo e le isole, la storia, i misteri, le fiction, il mare fuori e lo scudetto dentro. E domani, dopo dieci anni e cinque mesi d’assenza, ritorna la Nazionale: Italia-Inghilterra, prima gara di qualificazione all’Europeo 2024, allo stadio Maradona. Il famoso re e il dio di un altare dipinto in un angolo dimenticato dal mondo che da due anni, ogni giorno, attrae migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte della terra. C’è anche la sua mano nel Rinascimento napoletano. La Mano de D1OS.

Anima azzurra

E allora, il canto di Partenope: popoli ammaliati, navigatori e viaggiatori. La pizza e il pallone: arte, comunque. Napoli respira la sua primavera e la gente se la gode: bella come il sole che comincia a scaldare la vita e bella come il Napoli di Spalletti il Magnifico. Toscano alla maniera di Lorenzo de’ Medici, uno dei simboli del Rinascimento (quello vero): un corpo e un’anima, evidentemente, la città e la squadra. Un destino, un romanzo popolare e nobile allo stesso tempo: le due facce e le mille contraddizioni che si abbracciano per celebrare la grande bellezza sociale e sportiva. Uno scudetto inseguito per 33 anni e ormai praticamente consegnato alle ricamatrici e poi l’ebbrezza di una Champions mai giocata nella storia fino ai quarti di finale. Con legittime aspirazioni di smetterla così. Osimhen, Kvaratskhelia e Kim i simboli dello spettacolo: uno spot per chi ama il calcio ma anche per la città, considerando l’impennata di turismo proveniente dalla Georgia e dalla Corea. Kvara è anche finito sul New York Times, mentre Time ha magnificato Napoli negli States e nel mondo inserendola tra i "World’s greatest places 2023". I luoghi imperdibili, i più belli.

ADL & la nazionale

Milioni di vincitori, i napoletani. Vincitori e vincenti come Aurelio De Laurentiis, il presidente di un club che lui stesso ha definito più volte nei suoi quasi 19 anni di regno - e spesso a giusta ragione - l’unica cosa funzionante di Napoli: oggi ce ne sono tante altre, tantissime, ma la sua visione completa e globale, un po’ caprese e un po’ ischitana e sempre internazionale ha contribuito a rilanciare il marchio Napoli nel mondo. E domani, anzi oggi arriva la Nazionale: il grande ritorno. Dieci anni (e più) dopo: l’ultima passerella è datata 15 ottobre 2013, Italia-Armenia 2-2 verso Brasile 2014. Lo stadio si chiamava ancora San Paolo. A DeLa toccheranno gli onori di casa e a cantare gli inni si cimenteranno due campani: Gigi D’Alessio e Clementino. I biglietti venduti, finora, sono 37.500 su 47.000: c’è voglia, c’è attesa.

Le iniziative

Gli azzurri alloggeranno all’Excelsior, sul Lungomare, a pochi passi dall’hotel che domani ospiterà anche il presidente della Repubblica, Mattarella, a sua volta impegnato in una cerimonia dedicata alla magistratura: al momento non sono organizzati incontri ufficiali, mentre è in agenda il saluto alla Nazionale del presidente del Coni, Malagò. Oggi, invece, una delegazione di calciatori e membri dello staff tecnico di Mancini guidata dal presidente della Figc, Gravina, farà visita ai piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon del Vomero. La federazione ha invitato alla partita gruppi di ragazzi impegnati in progetti sociali, tra cui alcuni dell'Istituto penale minorile di Nisida, nonché duemila tesserati delle società calcistiche partenopee affiliate. Dalle 18 di ieri, il Maschio Angioino e la Fontana del Nettuno in piazza Municipio sono illuminate d’azzurro: è l'omaggio della città di Napoli alla Nazionale italiana.


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