NAPOLI - Hey Kvara. Per un fatto di acconciatura, vagamente riconducibile a quella sfoggiata in un certo periodo da John, Paul e dalla band, Kvaratskhelia avrebbe potuto quantomeno confondersi tra i fan dei Beatles. Tra il passato e le idee, però, c'è il presente. Un presente costruito ancora a Liverpool: Anfield come il Cavern e i Reds in scena come i Fab Four. Ma fab, cioè favoloso è anche il periodo che Khvicha sta vivendo: è una delle stelle nuove più luminose d'Italia e della Champions ed è ormai dichiaratamente l'eroe di due mondi: napoletano e georgiano. Un giovane mito, un aspirante leggenda che dopo aver collezionato applausi di ammirazione e stupore autentici al Maradona, a San Siro, all'Olimpico, ad Ibrox e alla Cruijff ArenA oggi si esibirà in un tempio in cui tutti quelli che hanno fatto calcio, e che hanno avuto la fortuna di esserci passati, ti augurano di respirare almeno una volta nella vita. Che esperienza, una magia. E poi una partita da ricordare, potenzialmente storica: è stasera che si decide il primo posto del Gruppo A, un risultato che il Napoli, già qualificato agli ottavi da un po' e ancora imbattuto dall'inizio della stagione, non ha mai raggiunto. A voi: hey Kvara, don’t make it bad.
Un anno
E allora, benvenuti sul Merseyside: terra di artisti immortali e campioni a passeggio su Anfield Road. Un anno fa, di questi tempi, Kvaratskhelia aveva appena sfidato il Cska Mosca in campionato e la Champions, c'è da scommetterci, era appena un sogno. Figuriamoci dopo il ritorno a Batumi. La vita cambia in un attimo, velocissima quanto lui, e così a distanza di pochi mesi toccherà anche a lui guidare l'assalto al Liverpool e sfidare Salah, Nuñez e tutti gli altri giganti di Klopp. Certo, i numeri in questa fase sono dalla parte sua e del Napoli: gli azzurri sono reduci da tredici vittorie consecutive tra il campionato e la coppa, e il Liverpool invece dalle due sconfitte in Premier con Nottingham Forest e Leeds. In mezzo, però, i Reds ci hanno infilato il successo-qualificazione con l'Ajax e nel girone sono secondi a tre punti. E dunque in ballo per il primo posto.
Fenomenale
Da sballo, invece, il cammino di Kvara: in 75 giorni e 1.128 minuti giocati ha messo insieme 8 gol (6 in campionato e 2 in Champions) e 8 assist (5 in A e il resto in coppa). Per la cronaca: Higuain ci impiegò 1.723’ e 140 giorni; Cristiano 2.474’ e 168 giorni; Ibra 3.585’ e 259 giorni; Leao 3.843’ e 626 giorni. E in mezzo, partite pazzesche come quella con il Liverpool all’andata: ecco perché tutti parlano di cose da fenomeno. Ecco perché tutti parlano di Kvaratskhelia, il colpo dell’anno che incanta, fa tendenza e sposta le masse. A proposito. Sembra che giustizia sia stata fatta per la delegazione georgiana che sabato lo ha invocato al Maradona con il Sassuolo: ieri sui social s’è diff usa la notizia che la maglia lanciata da Khvicha alla sua gente e poi sottratta da una mano napoletana lesta sia stata recuperata da un gruppo di tifosi azzurri organizzati e dunque restituita. Lieto fine.