Arriva il Liverpool vice campione d'Europa. Una squadra che il Napoli sa come si batte (c'è il precedente del 2018 con gol di Insigne al 90'). La squadra di Klopp non sta affrontando un buon momento in Premier League, ma viene al Maradona per iniziare nel migliore dei modi la sua Champions. Alla vigilia, ha parlato l'allenatore azzurro Luciano Spalletti.
Spalletti: “Champions è il luna park del gioco del calcio”
Spalletti racconta cos'è per lui questa competizione: “A me emoziona tantissimo essere al luna park del gioco del calcio, le musiche dagli spogliatoi oltre a quella in campo. Qualcuno ce l'ha già sul cellulare, è un'atmosfera bellissima, un premio al grande campionato fatto l'anno scorso, è quello a cui puntano tutti. In Champions una palla morta in un attimo diventa viva e decide la partita, è questa la differenza sostanziale rispetto al campionato".
Sugli infortunati, il tecnico aggiorna: “Lozano è a disposizione, ha fatto tutto l'allenamento. Osimhen ieri aveva questo fastidio, zero allenamento ieri, differenziato oggi, col gruppo domani mattina e se la risposta sarà positiva come oggi nel passaggio intermedio allora proverà a calciare, a fare qualcosa di più forte e se la risposta sarà positiva potrà giocare".
Spalletti: “Liverpool sa tirare fuori la giocata dal cilindro”
Si prepara a una partita molto insidiosa, Spalletti: “Quando svolgi tutto alla perfezione questi tirano fuori la giocata dal cilindro e ti mettono in difficoltà, bisogna essere accesi sempre al massimo. Anche quando il pallone è fuori dal campo, quel pallone può finire ovunque. Devi anticipare ogni azione. Dicevamo che non sapevamo la reazione della squadra dopo il passaggio a vuoto col Lecce, loro però ce l'hanno fatta vedere e quindi questi giocatori faranno di nuovo innamorare il Maradona perché si allenano bene e hanno una passione sfrenata per il gioco e per i colori, sono convinto che faranno una grande gara".
Spalletti: “Non firmo per il pareggio, qui per vincere”
Niente compromessi per la partita con il Liverpool, Spalletti lancia l'offensiva: "Firmare per il pari? Sarebbe limitare ciò che abbiamo visto, anche la Lazio sappiamo che calcio gioca e che giocatori ha, siamo andati lì per vincere su un campo non facile. Si torna in Champions e troviamo squadre più rappresentative, ma non bisogna andare in campo con l'idea di prendere i complimenti, ma con l'idea di vincere, questo è il segnale, come sul 2-1 a Roma inserendo due giocatori offensivi per andare a fare il terzo".
Su Kvaratskhelia, spesso sostituito: “Nel calcio può avvenire, al di là della condizione, con le cinque sostituzioni a volte si lasciano fuori quelli più bravi per usarli nel momento in cui possono deciderla. Lui a me sembra in condizione perfetta, il Napoli ha anche altri giocatori forti e si valuta tutto. Siamo contenti del ragazzo, soprattutto come uomo e persona, oltre che come calciatore".
Spalletti: “Inglesi non ti fanno respirare”
Spalletti esalta la mentalità del Liverpool, messa a confronto con quella italiana: “Ma ci sono segnali importanti, i nuovi allenatori stanno portando nuovi modi di giocare, è chiaro che contro il Liverpool il passettino devi farlo lo stesso, anche io a volte mi diverto a guardare le statistiche e vi aggiungo che loro giocano un calcio totale, all'interno si vede tutto, e giocano costantemente con pallate e cambi di gioco dai centrali, continue sventagliate e dalla statistica di Lazio-Napoli sono state battute 30 rimesse laterali, loro nell'ultima 60, il doppio perché giocano lungo, aperto, stanno sulle linee laterali e fanno duelli laggiù uno contro uno con Salah, Diaz e via dicendo... racconta molto il loro modo di interpretare calcio. Loro non ti fanno respirare con queste sventagliate, ti tengono sott'acqua. Se li pressi alti te la mettono subito dietro la difesa, se li aspetti te li ritrovi sul fondo".
Spalletti: “L'urlo The Champions lo sentiranno anche da Anfield”
Felice per il pienone del Maradona, Spalletti: “Noi sappiamo della passione dei tifosi, si può fare un confronto anche con loro, l'urlo The Champions domani lo sentiranno anche da Anfield. Il pubblico del Maradona farà vedere l'attaccamento ai propri colori, e quelli come noi che vivono la città ogni giorno per le strade sono obbligati a recepire questi messaggi d'amore".
Ci sarà dunque entusiasmo, ingrediente fondamentale: “L'entusiasmo di questi ragazzi deve prevalere sulle preoccupazioni di giocare questo torneo. Contro una super-squadra come il Liverpool dovremo essere bravi anche quando non saremo belli, dovremo accettare quando loro saranno più bravi di noi, ma mantenendo inalterate le nostre qualità".
Spalletti: “Senza prestazione non fai risultato”
Domani bisognerà giocare bene per ottenere un buon risultato: “Non c'è altra strada, se non fai la prestazione è quasi impossibile fare risultato. Andremo in campo per giocare una bella partita, quello è il nostro marchio. Rendere pulite le palle riconquistate è una caratteristica fondamentale, la riaggressione del Liverpool è una di quelle più evidenti in Champions, come perdono la palla ti saltano addosso per il collo senza farti prendere le distanze. Non mi accontento, non si va in campo per i complimenti, ma per essere all'altezza della situazione".
Spalletti: “Klopp personaggio unico, avrà visto cosa facciamo bene”
Uno sguardo all'allenatore avversario: “Sono onorato di sedere alla panchina vicina, è un personaggio di quelli unici. Gli allenatori top sono quelli a cui fai riferimento per una filosofia di calcio, quando parli di Klopp ti rendi conto che diventa subito difficile che possa somigliargli, io oggi ho il cappellino ed è già un passo avanti. I grandi si rendono conto di chi affrontano senza presunzione, avrà visto la partita ed avrà notato qualcosa che facciamo bene".
Spalletti: “Complimenti ad Alisson e Salah”
Spalletti chiude con un messaggio per due ex calciatori: “Permettetemi di allargare i complimenti anche ad Alisson e Salah, li ho avuti, sono uno dei fortunati che li ha allenati e sarà un piacere ritrovarli. Alisson ha dimostrato da subito il suo valore, se si va a fare un paragone sarebbe il centravanti dei portieri. Salah invece una volta per un recupero di 60 metri sul 4-0 lo portai sullo schermo in conferenza, può mantenere in vita una palla che sta uscendo a 70 metri, col turbo te lo ritrovi vicino. Sono due maglie che voglio per la mia collezione".