Napoli, contro-turnover: torna il tridente

Dopo le difficoltà e il pareggio con il Lecce: Spalletti sceglie i titolarissimi. Fuori Ndombelé e anche Kvara deve ritrovare ritmo
Napoli, contro-turnover: torna il tridente© LaPresse
Fabio Mandarini
3 min
Tagsnapoli

NAPOLI - Il contro-turnover dell’Olimpico: dicitura scontata per un’operazione altrettanto scontata alla luce di quanto si è visto - e non visto - al Maradona con il Lecce. Spalletti riparte dal vecchio Napoli, cioè quello con il tridente che ha sfilato in passerella nelle prime tre giornate di campionato, e la squadra invece è già ripartita: ieri in campo, senza pausa e anche con una certa fretta considerando che domani si torna in ballo in campionato. All’Olimpico con la Lazio di Sarri: mica un avversario qualunque.

Il tridente azzurro 

E allora, 4-3-3: il ritorno. Dopo aver sperimentato il 4-2-3-1 nel primo tempo di mercoledì, salvo poi correggere il tiro in corsa nella ripresa, il signor Luciano disegnerà il Napoli ancora con il tridente. Osimhen e poi tre uomini in corsa per due posti: Politano e Lozano sono in forma, pimpanti e brillanti, mentre il grande protagonista delle prime due giornate di nome Kvaratskhelia ha mostrato anche con il Lecce le medesime difficoltà accusate con la Fiorentina. Tutto normale, nessun allarme: Kvara ha talento, ha fantasia, assist e gol, ma dopo un impatto devastante sul pianeta Serie A sta evidentemente registrando il classico contraccolpo da adattamento. Un processo che passa attraverso l’acquisizione dei tempi giusti per le giocate che sono nel suo repertorio e soprattutto della misura: come ha detto Spalletti dopo Firenze, infatti, a volte s’intestardisce nel portare palla, e dunque nel dribbling, e soffre certi contrasti.

Raspadori & Co

Per il resto, rientreranno dal primo minuto Mario Rui, Zielinski, Lobotka e poi Rrahmani. Che però potrebbe fare coppia con Juan Jesus al centro della difesa: questa volta è possibile che tocchi a Kim, sempre in campo e sempre dall’inizio alla fine, prendere una boccata d’aria fresca nel bel mezzo di una maratona che fino al 18 settembre, tanto per fare un esempio, vedrà il Napoli all’opera con Lazio, Liverpool, Spezia, Rangers e Milan. Il centrocampo, dicevamo, ritroverà il suo punto di riferimento dopo un tempo di pausa e scarsa geometria nell’1-1 con il Lecce: Lobotka, certo. Il regista, l’uomo a cui Spalletti ha affidato le chiavi di un gioco alimentato anche da Anguissa e Zielinski: la linea mediana a tre ha reso decisamente di più. E tra l’altro in questa fase Ndombelé, mercoledì titolare al fianco di Frank, è ancora a corto di condizione e di ritmo. Anche Raspadori è candidato a cominciare dalla panchina, ma al di là della sua predilezione per la posizione centrale, a ridosso della punta, è chiaro che andrà provato e inserito nel tridente. Da esterno o da centravanti: è pur sempre il vero e più ricco investimento di un ottimo mercato. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA