NAPOLI - Non è finita finché non è finita: si dice così, no? Certo è che la storia è molto ma molto in bilico. Già. Però, beh, c'è un però: Dries vuole continuare a vestire la maglia azzurra, Napoli è nel suo cuore, e la società non chiuderebbe le porte nel caso in cui dovesse rivedere la sua posizione in merito al rinnovo del rapporto in scadenza il 30 giugno. E dunque le richieste formulate attraverso una mail spedita domenica da Stirr Associates, lo studio legale di Keerbergen che cura i suoi interessi, e confermate lunedì proprio dal club: contratto annuale, fino al 2023, a 2,4 milioni di ingaggio; con bonus alla firma di 1,6 milioni; bonus legati agli obiettivi; e commissioni per gli agenti. Ancora lunedì, nel corso di una giornata convulsa e confusa come poche, fonti vicine al giocatore hanno fatto trapelare desideri e condizioni differenti: contratto biennale a 2,5 milioni di euro a stagione, così da spalmare lo stipendio percepito nelle ultime due stagioni. E intanto l'avvocato Laurens Melotte, titolare con il collega Stijn Francis di Stirr Associates, ha preferito evitare ogni tipo di commento in merito alla vicenda e alle sue diverse sfaccettature: «No comment». Lo studio belga, però, ha chiesto una risposta al Napoli entro le 18 di oggi: sarà negativa, questo è praticamente scontato, ma il finale della vicenda potrebbe ancora cambiare.
I margini
E allora, la favola del principe azzurro del gol è diventata un romanzo: un po' spy story modello le Carré e un po' legal alla Grisham al netto degli avvocati. E in mezzo un popolo di lettori-tifosi che aspetta l'ultima pagina con il fiato sospeso: Mertens è l'idolo indiscusso degli abitanti del pianeta azzurro e tra l'altro l'addio di Insigne e l'incertezza legata al futuro di Koulibaly non fanno altro che arricchire di interesse la prima fase di un mercato già rovente. Il Napoli, dicevamo, ha confermato il contenuto della richiesta formulata da Dries per prolungare di un anno il suo contratto in scadenza il 30 giugno, e poi, in qualche modo, ha anche definito impossibile il rinnovo a queste cifre. Cifre che, se riferite strettamente all'ingaggio, sono la metà dello stipendio da 4,5 milioni più 500mila di bonus percepito nelle ultime due stagioni, ma anche cifre che toccano i 4 milioni netti di partenza - senza bonus - considerando l'una tantum alla firma che dello status calcistico di parametro zero è una costante.
Venirsi incontro
Il club azzurro, comunque, non esclude definitivamente l’ipotesi di potersi ritrovare e dunque di rinnovare: però a condizioni differenti; condizioni ritenute più congrue, stando al punto di vista della società. Sia chiaro: in questa vicenda, nonostante gli aspetti romantici e il fascino di un legame durato nove anni e arricchito da tutti i record di gol (assoluto, in campionato e nelle coppe europee), ognuno guarda alle proprie esigenze: legittimo. Ma se le parti hanno ancora intenzione di camminare insieme, beh, dovranno provare a venirsi incontro. I presupposti? Non sono poi così cattivi: Dries vuole fortemente giocare nel Napoli e vivere a Napoli, è innamorato dello stile di vita ed è perfettamente integrato nel tessuto della città, e il Napoli, dal canto suo, è disposto ad ascoltare nuove richieste più contenute. Per il resto, Ciro vanta offerte in Brasile, dal Botafogo; in Messico; in Qatar e a Dubai. In Francia piace al Monaco. E poi Gattuso lo vorrebbe a Valencia, sì, ma a quanto pare il momento del club non è dei migliori.