In un archivio un po’ impolverato, bisogna andarci a ficcare il naso: è lavoro «sporco» ma qualcuno deve pure occuparsene, persino quando intorno c’è poco o niente. È un mercato per modo di dire, ormai si ragiona per messaggi per WhatsApp, si aspetta che parta l’effetto domino, che comincino ad arrivare off erte o qualcosa che gli somigli: ci sarà pure un momento in cui, quando salterà il tappo, si entrerà nel vivo e forse resterà poco tempo, ma ognuno lo sfrutterà per sé e per tirare fuori dai cassetti le proprie idee. Il Napoli sa di cosa ha bisogno, non può certo immaginare ciò che potrà accadere intorno a Koulibaly, a Fabian Ruiz, ad Insigne: con offerte «appropriate», si altererebbero le idee, mica solo l’organico. I quattro centrali, attualmente, sono Manolas, Koulibaly, Rrahmani e Luperto: ma vai a leggere nel futuro, mentre Varane sta per andare al Manchester United e per deduzione comincia a sorgere il sospetto che a Madrid ci sia un posto libero. Tu chiamale, se vuoi, suggestioni, perché a volte capita di imbattersi in scenari anche fantasiosi.
Idea Ahmedhodzic e Berge: ma il mercato resta low cost
Però intanto nel libro segreto di Cristiano Giuntoli un paio di nomi sono stati cerchiati d’azzurri: Marcos Senesi (24) è un argentino del Feyenoord, costa un bel po’, ma diventerebbe una possibilità nel caso in cui il K2 dovesse essere spostato altrove, ovunque; altrimenti, Anel Ahmedhodzic (22), svedese con passaporto bosniaco del Malmö sarebbe ritenuto un giovanotto di enormi prospettive per il quale continuare a dialogare, nonostante la presenza di Atalanta e Inter. (...) La questione, come si può desumere buttando un’occhiata in giro, è di carattere squisitamente economica: il Napoli ha ancora un po’ di calciatori che «pesano» nel proprio bilancio, deve cedere (non svendere), fare cassa, tagliare i costi e poi, di slancio, intervenire. (…) Se fosse possibile, e non è semplice, Sander Berge (23) dello Sheffield, diventerebbe un centrale di gravità permanente, con la sua fisicità; altrimenti, da Thorsby (25) della Sampdoria a Basic (25 quasi) del Bordeaux, avrebbero tutti un fisico bestiale sotto il quale andare a riparare. Ma il mercato resta low cost: quest’anno così si fa, almeno sino a prova contraria.
Tutti gli approfondimenti sull’edizione del Corriere dello Sport – Stadio