I migliori
Maksimovic 6,5: Qualche errore in fase di costruzione nella misura del passaggio o del lancio, ma almeno lotta come un leone: sia nella marcatura diretta sia nella chiusura di buchi vari nelle zone circostanti.
Meret 6: Tradito prima da Di Lorenzo e poi da Rrahmani. In due minuti. Alla fi ne, però, evita il tris con un intervento puntuale e decisivo.
Fabian 6: La prima da titolare, e per intero, dopo quaranta giorni e il Covid: prova a dare qualità, a seminare giocate intelligenti, e tutto sommato le scelte sono quasi sempre giuste. Lui, andaluso di Siviglia, finisce con i crampi ma a testa alta.
Zielinski (1’ st) 6: Entra e dà un po’ di ritmo e una certa pericolosità off ensiva sull’onda dei suoi strappi. Però, beh, resta il rimpianto di un paio di conclusioni sballate: eppure, con quel destro, potrebbe davvero molto di più.
Zielinski: "Certi errori condizionano le partite. Responsabilità nostra"
Fabian Ruiz: "Risultato negativo, ma mancano ancora 90 minuti"
I peggiori
Osimhen 4,5: Un solo movimento da Osi, inserimento e tiro, però a quattro minuti dalla fine: dire che è troppo poco equivale a un eufemismo. E ora suo fratello Andrew, ieri protagonista di un’assurda polemica, non venisse a ripetere che i gol non arrivano perché la squadra non gioca per lui: deve scuotersi.
Di Lorenzo 4,5: Svagato, anzi sfasato sul gol di Herrera: preso letteralmente alle spalle. E mica soltanto questo: una lunga sequela di errori in entrambe le fasi, la sua partita.
Insigne 5: Prende un colpo dopo un quarto d’ora e ogni tanto tradisce qualche smorfia di dolore, però non si arrende. Anzi: ripiega a ripetizione, si sacrifica, ma giocoforza l’azione d’attacco ne risente e fi nisce con la luce spenta.
Politano 5: È lui a perdere il pallone che darà il 2-0 al Granada, certo, ma non è mica colpa sua se nessuno riesce a fermare la maratona modello newyorkese di Machis. Detto questo, non riesce praticamente mai a saltare Neva o chiunque altro.
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