CASTEL VOLTURNO - Basta attraversare l’ultimo anno di Allan Marques Loureiro, per gli amici semplicemente Allan, e rendersi conto di quanto sia volubile quest’esistenza del calcio, che vorticosamente rotola senza che si abbia la percezione netta di dove possa andare a finire. E si potrebbe ripercorrere a ritroso questi suoi ultimi dodici mesi, partendo da ieri, dall’esclusione dall’elenco dei convocati, per un affaticamento ch’è reale e però anche quasi provvidenziale, per accorgersi che aveva ragione Einstein, impegnato in vicende assai più serie del pallone e dei suoi rimbalzi: «Nulla è assoluto, tutto è relativo».
Niente Lazio
Sarà un caso, o forse no, ma Allan Marques Loureiro salterà Napoli-Lazio di stasera, quella che può valere riabilitazione tecnica e anche morale, lui proprio lui che nel 2018 ne aveva giocate 50 su 50, s’è dovuto arrendere ancora, e quest’anno è già l’ottava volta che gli capita, ad una settimana dal riposo concessogli con il Perugia, sfruttato da Gattuso per farlo rifiatare. Una botta al fianco contro la Fiorentina ha spinto il Napoli stavolta farne a meno, anche perché ora - volendo - ci sono gli interpreti in mediana, gente da bosco e da riviera capace di assorbirne i compiti. Però Allan è stato altro, almeno sino a quando nel gennaio del 2019 non s’è trovato seduto in un albergo di Roma, con i suoi manager che interpretavano il pensiero del Psg: quinquennale intorno ai sette milioni di euro. E’ finita prima ancora che cominciasse e Ancelotti, per la trasferta di San Siro contro il Milan, dovette rassegnarsi: «Conviene che stia qua, è stata una settimana travagliata per lui».
L'ammutinato
In realtà, è da quel giorno che la vita gli è rivoltata contro, e lui qualcosa di suo ci ha messo: a novembre, nella notte dell’ammutinamento, entrò in conflitto dialettico con Eduardo De Laurentiis e finì per ritrovarsi come capo di una ribellione che invece apparteneva a tanti. Ha vissuto per un po’ nell’inferno, gli hanno rubato in casa e la moglie, spaventata, è andata in Brasile, dove partorirà: ma Allan (ovviamente) è a Napoli, e lo ha fatto notare a Mertens l’altro giorno, in un confronto acceso ma rispettoso su ruoli e responsabilità d’un calciatore.
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