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Il discorso di De Laurentiis
Il presidente, legittimamente arrabbiato dopo il Gran Rifiuto, è rientrato a inizio settimana dagli States e soprattutto ha riaperto le porte ai suoi ragazzi dopo il pareggio di Liverpool: prima via tweet, con tanti applausi e complimenti, e poi dal vivo. Ieri. Nel corso di una riunione che, le fonti ufficiali, hanno defi nito “distensiva”. E in effetti, l’impressione è proprio che l’incontro sia stato utile a rompere il gelo polare e a sgretolare i muri innalzati al cospetto della disobbedienza, ma la pace vera, sia chiaro, arriverà soltanto con i risultati. E non solo con quelli: De Laurentiis s’è mostrato rammaricato per i fatti e per il rendimento, com’è giusto che sia, e poi ha chiesto d’invertire la tendenza soprattutto in campionato (dove il successo manca da cinque giornate; l’ultima risale al 19 ottobre con il Verona).
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In sintesi: unità e attributi, come una squadra vera; vittorie, magari la conquista della Coppa Italia, e soprattutto prestazioni modello Anfield fino a Natale; multe confermate. L’incontro tra Aurelio De Laurentiis e gli ammutinati del 5 novembre, notte di Champions dall’epilogo ribelle, è stato archiviato ieri al centro sportivo di Castel Volturno con questo programma di viaggio: il Napoli dovrà invertire la rotta, soprattutto in campionato, dimostrare carattere proprio come a Liverpool e accettare le decisioni della società dopo il rifi uto di rispettare il ritiro sancito il giorno dopo la sconfi tta con la Roma all’Olimpico. Una finestrina, però, potrebbe anche essere aperta. Nel senso: il presidente è stato molto chiaro - niente sconti, linea dura e parola al Collegio Arbitrale, che ora potrà accogliere o respingere la richiesta di multare i giocatori - ma forse se ne potrà riparlare dopo il prossimo ciclo di partite che comincerà domani al San Paolo con il Bologna e si concluderà il 22 dicembre in Emilia con il Sassuolo. Forse, si vedrà: l’importante è ritrovare la serenità e (ri)cominciare a vincere in campionato. Da squadra.[…]