LONDRA - Dopo le ultime due sconfitte in campionato, il Napoli prova a cambiare rotta nell'andata dei quarti di finale di Europa League in programma domani all'Emirates Stadium contro l'Arsenal: «Occorre chiarezza in questa gara, intendo su quello che dobbiamo fare. La vigilia è improntata su questo, la squadra deve sapere cosa fare quando attacca e quando difende. Dobbiamo difendere meglio, ma questo non significa che dobbiamo solo difendere. Non è una gara decisiva, ma come dico sempre è una gara che indirizza il confronto, ci sarà un ritorno a Napoli e capiremo se sarà più o meno difficile. Se difendiamo bene attacchiamo anche meglio. Dobbiamo essere coraggiosi, altrimenti rischiamo di essere sopraffatti. Dobbiamo giocarci la partita per avere un vantaggio nella gara di ritorno, che sarà decisiva».
MALESSERE AMBIENTALE - Il tecnico non vuole sentire parlare di ambiente: «Il mio ambiente è quello che riguarda il mio staff, la società e i miei giocatori, nel mio ambiente non c'è malessere. A volte disappunto, dispiacere, ma malessere non c'è. la partita con la Roma c'è stata nove giorni fa, poi non abbiamo fatto bene, ma sono pochi giorni, per il resto la squadra ha sempre dato sicurezza. Quattro giorni non mi preoccupano».
CAPITOLO CAMPIONATO - Il distacco dai bianconeri non scuote particolarmente il tecnico, parzialmente soddisfatto per la stagione ancora in corso: «Siamo contenti di quello che stiamo facendo e che abbiamo fatto, è vero che la Juve è a 20 punti ma il nostro obiettivo era arrivare fra gli 80 e i 90 punti e credo ci riusciremo. Poi se loro ne fanno 100 dobbiamo solo fare i complimenti. Ma non si può giudicare la nostra stagione guardando alla Juve, altrimenti vivremmo in un altro mondo».
L'AVVERSARIO - Ancelotti replica ai complimenti inviati da Emery e spiegala sua strategia: «Ho rispetto perlui e per l'Arsenal, è un onore giocare un quarto di finale contro di loro. Possiamo affrontare due attaccanti e un trequartista o due trequartisti e un attaccante. Per noi non cambia molto, ma cambia qualcosa nella nostra impostazione, ma abbiamo provato tutte e due cose. L'unico giocatore in dubbio è Verdi, per il resto stanno tutti bene tranne Albiol e Diawara. Dobbiamo valutare più che altro la strategia tattica».