Napoli, Chiesa e Verdi nel futuro

De Laurentiis ha pronto il piano per accontentare Sarri: i due italiani
Napoli, Chiesa e Verdi nel futuro
di Antonio Giordano
3 min

NAPOLI - Il Progetto è nei fatti, nei quattordici anni vissuti a testa alta, partendo dal vuoto pneumatico che s’avvertiva intorno e sistemandosi lassù, tra le Elette. E’ l’Idea racchiusa in un «post» mediatico che Aurelio De Laurentiis ha reso pubblico venerdì mattina e sussurrato «spudoratamente», con una frase a effetto: «Io Sarri lo adoro». La Storia è adesso, in questo trimestre d’emozioni incontrollabili, perdendosi nel sogno e ritrovandosi nelle emozioni d’una coppia (di fatto) che dall’estate del 2015 ha provveduto a rivoluzionare il calcio, lasciando che vivesse un ciclo e si rinascesse la speranza: e quando, un giorno, bisognerà accomodarsi (come nell’aprile scorso) per rimettersi in gioco, per rinnovarsi e per ricostruirsi dentro, De Laurentiis e Sarri scopriranno gli effetti delle «convergenze parallele», fondendo le rispettive posizioni.

NUMBER ONE - Il mercato diventerà l’epicentro di un dialogo che ormai è ripulito dalle frizioni (rare) del passato e l’uno e l’altro sanno cosa servirà per continuare a vivere da protagonisti, sposando le diverse esigenze e miscelandole: un portiere, un difensore esterno di destra, ma innanzitutto un’ala che possa avvicendare Callejon e Insigne finiranno per rappresentare gli elementi-chiave d’un dialogo che vorrà essere, da una parte e dall’altra, lungimirante. Il passato ha un senso, eccome, e il Napoli di De Laurentiis l’ha sfruttato per investire, inseguendo la meglio gioventù, l’affascinante ossessione che sintetizza qualità e prospettiva: Federico Chiesa (21 a ottobre), se la famiglia Della Valle vorrà, diventerà il primo elemento da avvicinare, attraverso una trattativa che non è mai tramontata, che ha avuto varie tappe, che il Napoli riaprirebbe volentieri, perché i profili dovranno essere alti.

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SEMPRE VERDI - Simone Verdi, nonostante la delusione riservata a De Laurentiis, non è stato cancellato dalla memoria e, avendo una tendenza immediatamente assimilabile al calcio di Sarri, rimarrà tra gli obiettivi per continuare a guardare lontano, al di là delle consuetudini, dei luoghi comuni. E’ il calcio 3.0 made in Naples.

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