Milik, primi palleggi. Sarà a Napoli-Roma

L'attaccante ha lasciato Villa Stuart a Roma: lavorerà a Castel Volturno. Domani in tribuna al San Paolo
di Antonio Giordano
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NAPOLI - Buon giorno: e si potrà dire che sarà diverso, perché si (ri)comincerà ad essere se stessi, ad avvertire - ma dal vivo - il clima del campo, a sentire l’affetto dei compagni, a cogliere certo il disagio ma anche ad allenarsi affinché scompaia. Buon giorno, Milik: che lascia Villa Stuart dopo aver fatto vedere i primi palleggi e si presenta a Castel Volturno per avviare la sua personalissima conta verso il rientro, si chiama conto alla rovescia e bisognerà metterci qualcosa di suo e chiedere però anche aiuto alla sorte affinché vada come sperano un po’ tutti, lui compreso. Cento giorni, forse qualcosina in più: però a febbraio, quando ci sarà la Champions League nella quale il Napoli vuole rimanerci, bisognerà avere argomentazioni forti come il suo fisico da corazziere. 

 

 

RIECCOLO - Intanto, ladies and gentlmen, rieccolo a Castel Volturno: ci torna con le stampelle, ovviamente, poi penserà al modo per accelerarne il lancio nel vuoto. La cura-De Nicola, il capo dell’area medica del club, prevede d’incidere anche nella testa, di non limitarsi solo a riabilitare il ginocchio sinistro e quel legamento crociato ricostruito: per Milik, la tappa successiva, trascina al San Paolo, a Fuorigrotta, dove c’è un posto riservato in tribuna contro la Roma per accogliere il centravanti ammaccato. E’ un modo diretto per isolare il guaio-fisico dalle proprie riflessioni, è un dispositivo per restare sempre incollato a se stesso, al proprio ruolo. E’ terapia riabilitatitiva per tenere sempre attivi i neuroni mirror e sollecitare, attraverso lo sguardo sui gesti tecnici dei compagni, le aree motorie altrimenti passive. 

 

 

 


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