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Nel giorno in cui si rispolvera la storia gigantesca del Milan (i resti del suo fondatore Herbert Kilpin sono stati trasferiti nella cripta del Famedio al cimitero monumentale di Milano) per il compleanno numero 125 del club, la cronaca spicciola di Milanello consegna il resoconto di un altro regolamento di conto interno, già annunciato dalla filippica di Fonseca mercoledì notte. Il tecnico portoghese si prepara a lasciare in panchina contro il Genoa Theo Hernandez, uno dei protagonisti della cavalcata dello scudetto 2022, lanciato in orbita europea anche dalla nazionale francese. L’ultimo Theo è irriconoscibile ai più e non solo ai suoi sodali di spogliatoio. E non solo dal famoso episodio del cooling break condiviso con Leao in Lazio-Milan dell’Olimpico. Perché già l’europeo con la Francia testimoniò un rendimento scadente rispetto alle attese. In estate, sul suo conto, a casa Milan non arrivò nemmeno uno straccio di telefonata per sondare il terreno e infatti la previsione di Ibra («Leao e Theo rimarranno») fu puntualmente rispettata.
Dall’inizio della nuova stagione, le sue prove (il debutto a Parma) denunciano gravi e clamorose distrazioni difensive (a Cagliari le più ripetute e vistose) e una discutibile lucidità. Ne è testimonianza plastica l’ultimo episodio avvenuto in Milan-Stella Rossa. Il francese si è guadagnato un gratuito cartellino giallo calciando in campo un secondo pallone proveniente dalle tribune: è il segno tangibile della sua mancata connessione. Giovedì mattina a Milanello c’è stato il confronto tra Fonseca e Theo. Al tecnico portoghese va riconosciuto un pregio: se c’è un dente cariato che duole, corre subito dal dentista per farselo estrarre! E per questo motivo si prepara a lasciarlo in panchina contro il Genoa. Raccontano infine: senza Paolo Maldini Theo ha perso il suo punto di riferimento. Ma che scusa è? Se fosse vero, significherebbe che in assenza del suo padre calcistico, Theo Hernandez non può più giocare a calcio. Via, sono storie da libro Cuore non da calcio del 2024!
A sostegno dei due colleghi finiti nel mirino dell’allenatore è giunto il post di Mike Maignan, una sorta di leader silenzioso del gruppo, che non a caso ha citato Theo e Calabria, quest’ultimo protagonista di uno sgarbato gesto all’atto della sostituzione. Proprio l’ultimo capitano di questo Milan, Davide Calabria, è uscito allo scoperto con un posto nel quale definisce “fake news” molte illazioni uscite sulla sua vita privata e difende a spada tratta la professionalità sua e del gruppo, in qualche passaggio c’è la sensazione di un intervento a favore dello stesso Theo. «Ogni giorno lavoriamo con la massima professionalità per migliorarci» il passaggio dedicato al gruppo prima di sottolineare la propria fedeltà al club («non permetterò a nessuno di intaccare il mio amore e impegno verso la squadra del cuore»). Se mercoledì sera, uscendo a pochi minuti dai titoli di coda, non avesse regalato la scena del mancato saluto a Fonseca l’amore e il rispetto per il Milan sarebbe stato segnalato in modo efficace!