Il “metodo” ha già funzionato con Leao che da qualche settimana a questa parte ha inserito il turbo nelle sue prestazioni arricchite adesso anche dal gol spettacolare di mercoledì notte. Rafa, nelle sue dichiarazioni post Stella Rossa, si è schierato dalla parte del tecnico imitato più tardi da Thiaw a dimostrazione allora che il corpaccione del gruppo ha scelto di pedalare nella direzione giusta. E d’altro canto il vertice celebrato ieri sera nelle viscere di San Siro, tra il management al completo del club, e lo stesso Fonseca in occasione del Natale del settore giovanile, ha certificato proprio questo: e cioè che lo sfogo del tecnico è teso a dare una sorta di ultimo avviso a qualche navigante. È stato poi questo il motivo per il quale al mattino, i cancelli di Milanello, si sono aperti per staff tecnico e squadra senza che arrivassero i dirigenti. Non è la prima volta che Ibra applica la sua filosofia da …calciatore: certe grane devono essere risolte nello spogliatoio, senza interventi mediazioni esterne. E d’altro canto, seduti negli uffici di San Siro, Furlani, Ibra e Moncada, avevano ascoltato in diretta mercoledì notte la filippica dell’allenatore soddisfatto per il risultato non per il calcio esibito. E Ibra, a sentire qualche “relato refero”, è dello stesso avviso. Di sicuro se con Genoa e Verona troveremo qualche esponente di prima linea, seduto in panchina capiremo. Poi ci sarà da completare l’ultima parte del lavoro. Perché se dopo 5 mesi di esercitazioni e allenamenti, non si riescono a eliminare i preoccupanti buchi difensivi, qualche censura all’efficacia degli insegnamenti dev’essere consentita.