Difesa da impazzire: Milan, crisi di coppie

Fonseca ha provato 6 tandem dei centrali, anche questo non aiuta: già subite 22 reti, sono troppe
Antonello Gioia
4 min

In mano Paulo Fonseca ha un cubo di Rubik. Sei facce, nove quadratini per ognuna di esse, tanti colori diversi mischiati l'uno con l'altro. L'obiettivo sarebbe quello di rendere ogni faccia dello stesso colore. Decisamente complicato. «E lei non impazzisce?». «Ovviamente». Così ha risposto l'allenatore rossonero dalla sala stampa di Bratislava, incalzato dai giornalisti presenti sulla necessità di apportare pesanti miglioramenti alla fase difensiva della sua squadra. D'altronde, il lavoro da fare è tanto e la crescita subisce continui smottamenti.

Milan, Fonseca ha provato 6 coppie in difesa

La difesa di Fonseca è, tutti gli effetti, un rompicapo in stile cubo di Rubik. Alle sei facce del poliedro corrispondono le sei coppie di centrali che il tecnico portoghese ha alternato da inizio stagione: Gabbia-Tomori è la più utilizzata (cinque partite insieme, cinque gol subiti), poi Thiaw-Pavlovic (quattro partite, cinque gol subiti), Tomori-Pavlovic (quattro partite, nove gol subiti), Thiaw-Tomori (due partite, tre gol subiti) e, per chiudere, Gabbia-Pavlovic (una partita, zero gol subiti) e Thiaw-Gabbia (una partita, zero gol subiti). In 17 partite giocate fin qui in stagione, Fonseca ha, dunque, schierato sei coppie di centrali differenti, le quali hanno subito complessivamente 22 gol. La media vien facile: più di un gol a partita. Decisamente troppi.

Tomori gioca solo in Europa, difesa senza intesa

Nella ricerca di solidità del Milan pesano, probabilmente, anche queste continue variazioni. A Bratislava i due difensori centrali erano Tomori e Pavlovic. L'inglese, ormai, gioca solo nelle partite europee, quindi una ogni tre settimane all'incirca, mentre in campionato ha collezionato solo undici minuti (due con l'Udinese, nove a Cagliari) in quasi due mesi. Il serbo, invece, sta giocando più spesso in Serie A, ma sempre in coppa con Thiaw e mai con Tomori: l'ultima volta che i due hanno giocato assieme da titolari prima della trasferta slovacca risale a Milan-Liverpool del 17 settembre. Una vita fa, praticamente. È chiaro che, cambiando sempre partner, i centrali non riescano a crescere in una intesa sempre più consolidata. E ne risente, ovviamente, anche la formazione tutta.

Milan, gli errori difensivi contro lo Slovan

Contro lo Slovan Bratislava, i rossoneri hanno subito due gol ai limiti per una squadra di livello: uno in contropiede da corner a favore con Barseghyan capace di farsi 70 metri palla al piede indisturbato e l'altro, a gara che sembrava praticamente chiusa, per disattenzione e poca aggressività in marcatura su Marcelli. E ci sta, di conseguenza, che Fonseca 'impazzisca', soprattutto perché gli errori derivano da letture personali di ogni calciatore, e che abbia dichiarato di essere molto preoccupato dalla fase difensiva della sua squadra; non nel senso negativo del termine, ma con l'intenzione di rivelare quanta cura e quanto tempo impiega nel registrarne i movimenti: «Lavoriamo tantissimo sulla fase difensiva: non ci ho mai lavorato così tanto nella mia carriera di allenatore». Si dovrà proseguire con questi ritmi. Anzi: se possibile, dovranno essere ancora più serrati. Sistemare tale situazione non era e non è certo semplice. Ma anche il cubo di Rubik è risolvibile, seppur molto complicato. A Fonseca il compito di mettere ogni faccia al suo giusto posto.


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