Abraham dopo la Roma: "Da bambino tifavo Milan, sono dove volevo essere"

Conferenza stampa di presentazione per l'ex attaccante giallorosso, al suo fianco il CEO Furlani che ha parlato di Fonseca, Ibra e del caso Theo-Leao
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Conferenza stampa di presentazione per Tammy Abraham al Milan. L'ex attaccante della Roma ha esordito spiegando: “Il Milan lo seguo fin da quando ero bambino, lo tifavo fin da quando ero bambino. Giocare in questa città e in questo stadio fantastici è un sogno, voglio entrare nella storia del club. Spero di avere un impatto positivo. Ho il vento in poppa. Quando ho saputo che il Milan era interessato a me ho pensato che non dovevo fare altro che aspettare. Il Milan è il posto in cui volevo essere. Fisicamente sono al meglio, sto recuperando definitivamente dalla lesione. Sono finalmente sono pronto”.

Abraham, la Roma e il caso Theo Hernandez-Leao

Sull'addio alla Roma, Abraham ha spiegato: “Il primo anno è andato bene, il secondo meno, complice l'infortunio, ma non ho mai sentito mancanza di fiducia. Tutti sanno quanto sia importante la Roma per me. Semplicemente alle volte nella vita c’è bisogno di capire quando è il momento di alzare l’asticella e cambiare passo. Sono focalizzato sul Milan ora”. Sul caso cooling break: “C’era tanta adrenalina dopo il gol, eravamo entrati da poco. Theo Hernandez e Leo sono rimasti da parte, io sono andato a bere in panchina. Tutto qui”.

Milan, Furlani sul futuro di Fonseca e l'assenza di Ibrahimovic a Roma

Al fianco di Abraham l'amministratore delegato Giorgio Furlani, che ha blindato Fonseca: “Siamo tutti con lui, anche la squadra. Tutti avremmo voluto fare nove punti, ma evitiamo di parlare di panico per aver raccolto due punti in tre partite. Le prossime partite saranno importanti come tutte le altre, ma non importantissime. Ibrahimovic assente a Roma? Aveva un impegno preso da parecchio tempo prima di diventare dirigente del Milan. Non penso che siamo tenuti ad annunciare tutti i nostri spostamenti. È stato un caso montato eccessivamente come la vicenda del cooling break: se ne è parlato tanto, troppo. Siamo stati sorpresi come dirigenza da tanto clamore. O ci volete credere o no: non è successo nulla”.


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