Milan, Fonseca rimandato a settembre: deve invertire la rotta

Solo due punti dopo le prime tre giornate di campionato: la panchina del portoghese è già a rischio
Antonello Gioia
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MILANO - Due punti sui nove disponibili, nessuna vittoria in tre giornate di campionato, fase difensiva pessima, gioco offensivo scadente per il potenziale dell'attacco rossonero e situazioni interne alla squadra che stanno facendo molto discutere: le prime partite ufficiali di Paulo Fonseca alla guida del Milan hanno cancellato tutto ciò che di buono si era fatto e detto durante la pre-stagione. E la situazione è talmente critica che parte della tifoseria milanista già invoca la sostituzione del tecnico portoghese. Sarà, ovviamente, la proprietà a decidere il da farsi. Il momento è complicato, dentro e fuori dal campo. Dopo il caso del “cooling break” di sabato, Leao ieri si è reso protagonista di uno scontro a distanza con Paolo Di Canio che ne aveva criticato il comportamento all’Olimpico, postando sui social una vecchia foto di un saluto romano dell’ex attaccante.

Fonseca, ora servono risultati

Paulo Fonseca era stato scelto la scorsa primavera, quando, dopo l'abdicazione di Stefano Pioli in seguito alla doppia sconfitta in Europa League contro la Roma e all'abbandono, anche per “motivi di ordine pubblico”, della pista Julen Lopetegui, la dirigenza aveva affondato il colpo sull'allora allenatore del Lilla. A puntare forte sul profilo dell'ex Roma non era stato il solo Zlatan Ibrahimovic, al quale, comunque, spetta l'ultima parola sulle scelte tecniche, ma tutto il management dirigenziale: Geoffrey Moncada lo ha avallato, Giorgio Furlani ne ha confermato la fattibilità finanziaria ed economica, Gerry Cardinale ha concesso il via libera conclusivo. E le valutazioni sull'operato del tecnico rossonero proseguiranno nella stessa identica maniera: non sarà il solo Ibra a decidere, ma tutta la dirigenza/proprietà al completo.

Milan, per ora niente ribaltone

Per ora, comunque, non sono previsti scossoni né tantomeno ribaltamenti. Cardinale, dopo la visita a Milanello del 26 agosto, era presente allo stadio Olimpico di Roma assieme a Furlani e a Moncada, ma non ha incontrato la squadra. Dal patron americano è arrivato il supporto a Paulo Fonseca, il quale, però, è chiamato ad una decisa inversione di marcia. Avrà ancora tempo e modo di giocarsi le sue carte sulla panchina rossonera, ma un club del genere, con le ambizioni e gli obiettivi dichiarati esplicitamente a inizio stagione, non potrà permettersi di aspettare risultati positivi e costanti troppo a lungo.

Milan, settembre decisivo per Fonseca

Ad aiutare Fonseca, ecco il fattore San Siro. Settembre, dopo la pausa per le nazionali, offre al Milan un calendario certamente duro, ma tutto compreso tra le torri del glorioso impianto meneghino. Si comincerà sabato 14 settembre alle 20.45 contro il Venezia (diretta Sky/Dazn) per proseguire martedì 17 settembre alle 21 (diretta Sky) contro il Liverpool per l'esordio in Champions League. La settimana di fuoco si concluderà con il derby (probabile data domenica 22 settembre), da disputare sì al "Meazza", ma di marca nerazzurra, dato che formalmente l'Inter sarà la società ospitante. Il mese si concluderà con Milan-Lecce, sfida valida per la sesta giornata di campionato. In sintesi: quattro gare, tutte a San Siro, tutte da vivere sotto pressione e con l'obbligo di far risultato. Perché da Cardinale, da Ibrahimovic e dal resto del management il supporto è arrivato, ma poi, sul campo, è quello dei tifosi che può fare la differenza.


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