Il trasferimento di Stefano Pioli in Arabia Saudita è in stand-by. L'ex allenatore del Milan sembrava destinato alla panchina dell'Al-Ittihad: per lui era pronto un triennale a sei milioni di euro più due di bonus all'anno. Sono diversi, però, i dettagli ancora da sistemare e da definire, tanto che, al momento, la trattativa non ha subito accelerazioni e l'accordo non è ancora stato trovato.
Pioli, al momento nessuna firma con l'Al-Ittihad
Non c'è stata, dunque, alcuna firma: Pioli non si è ancora legato al club di Gedda e non ha ancora lasciato ufficialmente il contratto con il Milan, a cui è ancorato, assieme al suo staff, fino al 30 giugno 2025, cioè fino al termine della stagione che sta per iniziare; il club rossonero, che ieri nel frattempo ha accolto Paulo Fonseca proprio come successore del tecnico di Parma, mantiene ancora a libro paga il suo ex allenatore dovendogli 4 milioni di euro netti (circa 7,4 milioni lordi). La soluzione Al-Ittihad, perciò, converrebbe un po' a tutte le parti: il Milan cancellerebbe un ingaggio importante tra le voci del bilancio spostando quel mini budget sulle esigenze di mercato, Pioli avrebbe modo di tentare la prima esperienza all'estero della sua carriera dopo aver giocato e allenato sempre e solo in Italia e il club saudita dopo Gallardo troverebbe un manager di livello con cui tentare di ripartire.
La speranza dell'Al-Ittihad con Pioli
L'Al-Ittihad crede che il 58enne italiano possa essere l'uomo giusto per tornare ai fasti di due anni fa, quando i gialloneri vinsero il campionato prima che a quelle latitudini giungessero a suon di milioni diversi importanti calciatori dall'Europa. Proprio a causa di Cristiano Ronaldo, Neymar, Mahrez e compagnia, nell'ultima stagione sono cambiate le carte in tavola. E di molto. L'Al-Ittihad è scivolato al quinto posto in classifica a 42 punti di distanza dai campioni dell'Al-Hilal, nonostante gli investimenti per giocatori di valore come il Pallone d'Oro Benzema (che stando alle indiscrezioni non sarebbe entusiasta dell’eventuale arrivo di Pioli), l'ex Liverpool Fabinho, il campione del Mondo del 2018 Kanté e l'ex Lazio Luiz Felipe. Un risultato che ovviamente non è piaciuto al presidente Anmar al-Ha’ili, membro del fondo Pif, proprietario del club, e che è costato l'esonero a Marcelo Gallardo, il quale a sua volta aveva preso il posto nello scorso novembre di Nuno Espirito Santo, altro allenatore di buona fama che non aveva lasciato segni importanti sulla panchina affacciata sul Mar Rosso.
Futuro Pioli, ci sarà un altro tentativo...
Da questa situazione, quindi, era nata l'idea Pioli. Con il Milan, il tecnico di Parma ha vinto lo scudetto nel giro di due anni portando la squadra dal sesto posto ai vertici del calcio italiano e alle semifinali di Champions League. Impresa, potenzialmente, ripetibile anche in Arabia Saudita, magari grazie all'apporto di qualche altro rinforzo dal calcio europeo. Nelle ultime ore, per esempio, hanno fatto rumore le indiscrezioni che vorrebbero l'Al-Ittihad sulle tracce di Ismael Bennacer del Milan, regista algerino con clausola da 50 milioni di euro che gradirebbe il trasferimento, e di Stefan De Vrij dell'Inter, centrale olandese che vuole prendere decisioni sul futuro al termine dell'Europeo. Chissà che proprio queste promesse di investimento non aiutino la trattativa a riaccendersi definitivamente. Ciò che va risolto, prima di ogni cosa, sono spinose questioni fiscali che richiedono studio e tempo. C'è, dunque, ancora da attendere.