Milan a nervi tesi tra ribellioni e gare a metà: cosa sta succedendo

Giroud e Leao che non hanno gradito le sostituzioni contro il Napoli, i cali nella ripresa, l’Inter che scappa: quanti problemi per Pioli
Milan a nervi tesi tra ribellioni e gare a metà: cosa sta succedendo© ANSA
Adriano Ancona
4 min

Non tira aria di burrasca, ma per una schiarita definitiva bisognerà attendere domani. L'eco di Napoli-Milan va oltre la rimonta incassata da Pioli nel secondo tempo: l'immagine che resta è quella di Giroud e Leao stizziti al momento del cambio. Se il francese, a parole, aveva già fatto rientrare tutto nei minuti successivi alla partita - la doppietta di due sere fa è certamente servita a smorzare la delusione per l'uscita dal campo anticipata - Leao si è trattenuto a fatica una volta richiamato in panchina. L'istinto era quello di chiedere immediate spiegazioni al proprio allenatore, ma Adli e Florenzi hanno frenato il compagno. Probabilmente qualche parola per ricucire lo strappo c'è stata già durante il tragitto di ritorno da Napoli, nella notte. Una parentesi di nervosismo che, in ogni caso, ha fatto da contorno allo smacco per i due punti persi al Maradona.

Leao al minimo

Proprio alla vigilia di Napoli, Pioli parlava di una situazione da nervi tesi - lo strascico della pesante sconfitta subita col Psg - che in certi contesti rientra nell'ordine naturale delle cose. Il riferimento era alle esternazioni di Calabria, che ha esaminato a caldo (e da capitano) la situazione del Milan a Parigi. Ora si aggiunge la scena di Napoli, da abbinare a un Leao che ha smarrito la strada del gol. Il portoghese non segna dal 23 settembre, contro il Verona: tre gol in campionato e basta, per un totale di tredici partite disputate in stagione compresa la Champions League. Apporto realizzativo ai minimi termini, insomma. Non certo in linea con il valore di Leao, che si è visto poco anche nella trasferta di Napoli. Soltanto nel suo primo anno di Milan aveva prodotto così poco, a questo punto dell'anno. E per tornare al cambio non gradito, a Leao è capitato solo quattro volte su dieci in questo campionato, di terminare la partita: si trattava del debutto a Bologna, del derby, della partita contro la Lazio e di quella contro la Juventus nove giorni fa. In Champions League, invece, l'attaccante portoghese è sempre stato in campo per intero. Nonostante questo, il Milan è ancora all'asciutto in fatto di gol europei. Mentre Giroud si è sbloccato proprio nel momento in cui stavano per scoccare i due mesi esatti dal suo ultimo gol. Esultanza liberatoria, quella contro il Napoli. L'altra metà del cielo, rispetto ai problemi sorti in corso d'opera. Il francese, a differenza di Leao, ha provato a metterci subito una pietra sopra. «Ho grande rispetto per il mister», diceva Giroud dopo la partita, per stemperare i toni.

Milan, un calo progressivo

Complicandosi la serata, il Milan è quindi andato incontro ad altri inconvenienti. I due gol presi dal Napoli nella prima parte di ripresa, hanno anche accentuato un problema: quello del calo dopo l'intervallo. Pioli mette a bilancio nove reti incassate nei secondi tempi, sulle quattordici totali in questa stagione. Cominciando dal derby disastroso, con tre gol al passivo dopo i due del primo tempo. Nell'ultima settimana il Milan ha aggiunto alla sconfitta con la Juventus - anche lì, episodio decisivo nel secondo tempo - il naufragio al Parco dei Principi: un gol avversario alla mezzora, e due dopo la pausa. Spegnimento progressivo, una tendenza che il Milan dovrà essere in grado di frenare.


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