MILANO - A 40 anni e 48 giorni Zlatan Ibrahimovic è il più anziano marcatore multiplo della storia della Serie A. Ma è anche, e soprattutto, il trascinatore del Milan: il ruolo dello svedese è ormai conclamato da tempo, ma la prestazione e i gol di Firenze lo hanno sottolineato una volta di più. Anche perché è proprio lui il miglior marcatore stagionale del Diavolo, con cinque reti in sette presenze: il campionato di vertice dei rossoneri passa dai piedi di Ibrahimovic, i numeri non mentono. Il carisma, poi, non va sottovalutato: dopo la sconfitta con la Fiorentina sui social lo svedese ha scritto "Sto venendo a prendervi", postando una foto in cui scruta l'orizzonte delle prossime partite con aria di sfida. E i prossimi a dover avere a che fare con Ibrahimovic potrebbero essere i difensori dell'Atletico Madrid. Se fino a qualche giorno fa Pioli stava pensando di dare spazio a Giroud in Champions League, la gara di sabato ha detto che il numero 11 è ancora imprescindibile per far rendere al meglio la squadra. E visto che la gara con i colchoneros è di quelle da non sbagliare, chi meglio di lui per guidare l'attacco rossonero. Cosa che magari farà anche il prossimo anno: a marzo ci sarà l'incontro decisivo con la dirigenza per capire il futuro di Ibra al Milan. Tutto dipenderà dalla condizione fisica: se sarà quella vista al Franchi, allora il cammino in rossonero di Zlatan continuerà di sicuro.