MILANO - È un Milan dai due volti: dominante in campionato, dove condivide il primo posto con il Napoli, "disperato" in Champions League, dove è ultimo nel girone (di ferro) con zero punti. Una condizione, quella europea, che già da domani sera può e deve cambiare per Stefano Pioli, chiamato a vincere contro il Porto a San Siro per tornare a sperare nella qualificazione. Un successo propedeutico ad un altro colpaccio, nella giornata successiva, in casa dell'Atletico Madrid.
Poco turnover: col Porto in campo i migliori
Contro la squadra di Conceiçao il Milan tornerà a gestire Ibrahimovic, con Giroud in campo dal 1', anche se non è esclusa l'ipotesi doppio centravanti nel caso in cui servisse a gara in corso. In difesa potrebbe rifiatare Kjaer, anche perchè non si può non pensare al derby con l'Inter di domenica, dove mancherà lo squalificato Theo Hernandez. Il francese chiaramente sarà in campo contro il Porto, al contrario di Rebic ancora fermo ai box. L'ultimo dubbio riguarda la trequarti, dove resiste il ballottaggio Krunic-Diaz.