MILANO - Il ko con il Porto di martedì ha complicato una qualificazione agli ottavi di Champions League, già difficile di per sé visto il girone di ferro con Liverpool e Atletico Madrid, e messo a nudo i limiti della squadra di Stefano Pioli, che in passato è riuscito a rispondere "presente" alle tante assenze. E proprio queste rappresentano l'attenuante principale di una squadra che sta facendo i conti con un ottobre nero per quanto riguarda il discorso infortuni. Defezioni che si sono abbattute come una valanga sui rossoneri, togliendo dalla contesa una sfilza impressionante di protagonisti.
Infortuni a valanga
A cominciare da Maignan, con il portiere che aveva già fatto dimenticare Donnarumma, salvo doversi operare al polso. Poi è stato il turno di Theo Hernandez e Brahim Diaz, entrambi positivi al Covid, poi la squalifica ingiusta di Kessie e l'ennesimo stop muscolare di Messias, con Ibrahimovic e Giroud tornati in campo con tanti acciacchi ancora da smaltire. Pioli ha già allontanato gli alibi, ma bisognerà comunque tenerne conto nel giudizio.