MILANO - Un Natale così, 9 mesi fa, era davvero impossibile da immaginare per i tifosi del Milan. A fine marzo, con la pandemia che era già iniziata e il campionato fermo, il Milan aveva giocato l'ultima gara l'8 marzo ed era stato sconfitto in casa dal Genoa. Era una squadra in crisi, fuori anche dalla zona Europa League; un gruppo di calciatori alla ricerca di un'identità sotto la guida di allenatore con la panchina traballante e il sostituto già nominato (Rangnick). Da allora non sembrano passati 9 mesi, ma... 9 anni da tanto che la situazione è cambiata: adesso il Milan guarda tutti dall'alto in basso. Come spesso gli è successo nell'era Berlusconi e mani dopo l'addio del Cavaliere. Tanti pensavano che avrebbe faticato anche a lottare per uno dei primi 4 posti e invece ha chiuso il 2020 al primo posto in classifica con 34 punti, esattamente il doppio di quelli conquistati nelle prime 14 giornate del torneo 2019-20. Se non è un miracolo sportivo, poco di manca.
Unica squadra in Europa
A far sorridere ancora di più i tifosi del Diavolo, oltre alla classifica, ci sono però tutta una serie di considerazioni, prima su tutte quella legata all'imbattibilità: quella di Pioli è l'unica formazione europea nei principali 5 campionati a non aver mai perso (ha ottenuto 10 successi e 4 pareggi). La serie positiva, se si considera anche la scorsa stagione, sale a 26 incontri, gli ultimi 16 con almeno 2 gol segnati ciascuno. Numeri pazzeschi e, dato da sottolineare, non ottenuti solo grazie a Ibrahimovic. Zlatan ha recitato la sua parte, ma da un mese lo svedese è fuori per problemi muscolari. Nonostante ciò Romagnoli e compagni non hanno sbandato: d'accordo c'è stata una frenata complici i 2-2 ottenuti in rimonta contro il Parma e il Genoa, ma il passo è rimasto sempre... da scudetto come testimonia la media di 2,26 punti a gara, la più alta della storia del club nell'era dei 3 punti dopo quella tenuta nel 2004 (2,35). Da gennaio in poi senza Ibrahimovic, Pioli ha vinto 8 partita e ne ha pareggiate 3. C'è vita, dunque, oltre il fuoriclasse di Malmö.
Quale futuro per il Milan?
Le ultime due affermazioni contro Sassuolo e Lazio hanno confermato che il Diavolo ha vinto la fobia di giocare contro squadre della parte sinistra della classifica o meglio contro le grandi. Il processo era iniziato la scorsa stagione, nel post lockdown, quando erano arrivati successi pesanti contro le romane. La tendenza però è proseguita nel 2020-21 con i successi su Inter, Napoli e Lazio. E il 6 gennaio a San Siro arriverà la Juventus, attualmente a -10 dai rossoneri con una partita da recuperare. Considerato che gli ultimi 6 punti sono arrivati con Ibrahimovic, Kjaer, Gabbia e Bennacer in infermeria, che contro gli uomini di De Zerbi era assente pure Rebic, mentre contro quelli di Inzaghi era fuori lo squalificato Kessie, il bilancio è assolutamente eccezionale. Quanto durerà la favola milanista? Sono in tanti a scommettere che Conte metterà la freccia eppure gli assalti nelle ultime due giornate Pioli li ha respinti brillantemente. Se ricevesse una mano dal mercato sarebbe anche più contento, ma ha fiducia di poter comunque andare avanti per la sua strada. Finora ha fatto... miracoli e ha ancora voglia di stupire.