ROMA - Tra la Lazio a meno uno dal Napoli e la Lazio prima in Europa s’infilano di taglio i piani per gennaio. Due realtà che raccontano il successo di un mercato che si pensava inidoneo per certe altezze e di un allenatore non all’altezza delle stesse. Questa volta il sottosopra della Lazio è avvenuto al contrario, invertendo giudizi e pronostici. Premiate le scelte della società, premiato il lavoro dell’allenatore. Il tutto può essere perfezionato e non rovinato. Lotito può colmare un vuoto storico intervenendo sul mercato, aiutando Baroni a completare l’incredibile opera. Come? Rinforzando la Lazio a gennaio. Il centrocampo era ed è rimasto incompiuto dopo l’addio di Cataldi. Dele-Bashiru ha avuto chance solo in Europa, in campionato è rimasto in panchina 8 volte nelle ultime 9 partite. Castrovilli è alla terza operazione al ginocchio, per quanto meno invasiva delle altre lo costringe ad uno stop di due settimane e ad un nuovo periodo di ricondizionamento. Rovella, Guendouzi e Vecino, due nazionali su tre, maratoneti a Monza per chilometri percorsi, non possono reggere tutto il peso da soli. Per di più la Lazio ha giocato l’ultima partita con il 4-3-3, utilizzandoli tutti e tre contemporaneamente.
Lazio, il meeting di mercato
Il diesse Fabiani e Baroni ne parleranno a stretto giro, forse entro la pausa. Ci sarà un vertice, servirà una decisione. Se il tecnico deciderà di continuare alternando 4-2-3-1 e 4-3-3 si renderà necessario un intervento per aggiungere un mediano o una mezzala. Questa è la strategia. La società vuole capire se Dele-Bashiru può essere una risorsa immediata e solo il campo dirà se Castrovilli sarà abile e arruolabile full time. C’è tempo fino a dicembre per avere le risposte, in parte già si sono avute stando al modo in cui sono stati utilizzati. Baroni ha elogiato tutti i centrocampisti a Monza: «Rovella è straordinario, può fare anche il vertice, ha capacità di mobilità e di giocare sia corto che lungo. Lui e Guendouzi sono due mediani, Vecino fa la mezzala-mediano, si butta dentro, sa presidiare tutto il campo. Ho fortuna, ci sono 3 ragazzi di livello altissimo, dobbiamo far crescere Dele-Bashiru». Per consentire alla Lazio di essere competitiva sui due fronti, tre con la Coppa Italia, in una stagione che già prevede più partite considerando la maxi-Europa League, un intervento si rende necessario.
Lazio, occasione Folorunsho
I conti quest’anno non si fanno solo con Lotito, da sempre restio ad acquistare a gennaio. Anche con i paletti che regolano la gestione dell’organico. La Lazio ha tutti i posti over delle liste campionato e Uefa occupati. Per aggiungerne uno è necessario un taglio altrimenti si deve tesserare un Under 22. A meno che non si acquisti un prodotto cresciuto nel settore giovanile, ad esempio Folorunsho. Era stato in corsa nel finale del mercato estivo, ma il Napoli non lo lasciò partire in prestito gratuito. La Lazio non aveva forzato la mano, faceva da collante tra i club il manager del centrocampista. Folorunsho è stato poi reintegrato da Conte, ma non gioca o quantomeno lo fa da comparsa. A gennaio potrebbe rivalutare il suo futuro. Era pronto al ritorno, ha sperato fino all’ultimo di firmare per riabbracciare Baroni. Lo stesso Baroni l’avrebbe riabbracciato e lo riabbraccerebbe con piacere. Sarebbe un innesto da “istant team”, facilmente adattabile e collocabile. Si vociferava di un interesse della Lazio per Bondo del Monza, 21 anni, visto all’opera domenica, nessuna conferma. E’ spuntato Valentin Atangana del Reims, 19 anni, Under 20 francese, valutazione sotto i 10 milioni. Undici presenze in Ligue 1. E’ in scadenza nel 2027.