Il passato
Guendouzi giocava mediano con Arsenal e Marsiglia. Sarri l’aveva voluto a Roma, lo vedeva mezzala nel 4-3-3, l’ha completato nonostante la sentenza: «Non ha le caratteristiche per come intendo io il vertice basso». Non c’era altro modo di utilizzarlo. Baroni e Guendouzi hanno parlato del nuovo (vecchio) ruolo in ritiro. «In quella posizione posso governare e dettare il gioco, è la mia preferita», la confessione del francese al tecnico, quasi un’invocazione. Baroni ha fatto centro subito nello spogliatoio e in campo perché s’è presentato come si presenta fuori, senza voler passare da concessionario del nuovo verbo: «Non verrà tolto niente alle qualità dei giocatori. Un allenatore deve andare nella loro direzione», parole come musica. Il Guendouzi mediano adesso lavora per essere ancora più decisivo negli ultimi 30 metri: «Ci sto lavorando». Deschamps l’ha chiamato per la seconda volta di fila, non più per sostituire un infortunato. Guendovunque è il nome d’arte del vecchio Guendouzi. Ora con poteri medianici.