Lazio, Baroni sfida il suo passato: è il tecnico delle rivoluzioni

Il tecnico sfida il Verona e vuole dimostrare alla società biancoceleste di aver compiuto la scelta giusta
Lazio, Baroni sfida il suo passato: è il tecnico delle rivoluzioni© BARTOLETTI
Marco Ercole
4 min

Pochi mesi fa il miracolo sulla panchina del Verona. Ora, anche grazie a quel risultato eccezionale, si ritrova ad affrontare il suo passato dalla decisamente più ambiziosa prospettiva biancoceleste. Lunedì, dopo la sosta per le nazionali, l'allenatore della Lazio si ritroverà faccia a faccia con il club che lo ha visto protagonista di una delle imprese più sorprendenti della scorsa stagione, costruita tra difficoltà e continui cambi di rosa, culminata in una lotta all'ultimo respiro. Sarà una partita speciale, insomma, anche perché arriva in un momento importante della sua avventura appena iniziata sulla panchina della Lazio.

Baroni è il tecnico delle rivoluzioni

Dopo il pareggio contro il Milan nell'ultima giornata di campionato, i tifosi e la società si aspettano una conferma che possa consolidare il percorso di crescita della squadra. Baroni, che nella sua carriera ha già dimostrato di saper gestire situazioni complesse, anche a Roma ha tra le mani una rosa profondamente rinnovata, chiamata a cominciare un nuovo ciclo. Una situazione differente rispetto a quella di un anno fa, quando ha dovuto trasformare una squadra in caduta libera in una formazione capace di conquistare una salvezza insperata. A gennaio la rosa dell'Hellas è stata letteralmente rivoluzionata: ben quindici cessioni e nove acquisti in un solo mese. Ormai privo di molti dei suoi titolari (se ne andarono tra gli altri Riccardo Saponara, passato all’Ankaragucu, Josh Doig, ceduto al Sassuolo, Isaak Hien e Siren Diao Baldo, direzione Atalanta, Cyril Ngonge, andato al Napoli, il veterano Marco Faraoni, trasferitosi alla Fiorentina, e Milan Djuric, accasatosi al Monza), si è trovato a dover ricostruire tutto quasi da zero, affrontando una seconda metà di stagione con ben nove nuovi acquisti, tra cui diversi giovani provenienti dall’estero (come le scommesse Tijjani Noslin, prelevato dal Fortuna Sittard, e il centrocampista Elayis Tavsan, arrivato dal NEC Nijmegen). Nonostante le loro difficoltà di inserimento, Baroni è riuscito a trarre subito il meglio dai suoi uomini - e in generale da una squadra completamente smantellata e riassemblata - guidandoli verso una salvezza sofferta ma meritata.

Lazio, test cruciale contro il Verona

L’avventura a Roma, invece, è iniziata con la responsabilità di prendere in consegna sin dal primo giorno una Lazio altrettanto rivoluzionata, ma chiaramente con ambizioni molto diverse rispetto al Verona. Il club di Lotito ha cambiato tantissimo in estate, salutando vecchi senatori e dando avvio a un nuovo ciclo orientato sui giovani. E l'allenatore, forte della sua esperienza nella gestione di situazioni complesse, è stato chiamato proprio per guidare questa fase di transizione. Dopo un avvio altalenante, l'ultima gara pareggiata con il Milan ha lasciato ottime sensazioni in ottica futura e il tecnico ha ora la possibilità di dare continuità ai risultati, per dimostrare di essere l'uomo giusto per questa epoca di "rinnovamento" della squadra biancoceleste. Ecco perché la partita di lunedì contro il suo passato rappresenta non solo una tappa importante per il campionato della Lazio, ma anche una sfida personale per Baroni, chiamato a dimostrare ancora una volta di saper rivoluzionare e ricostruire, anche se questa volta con l'obiettivo di puntare molto più in alto. Se a Verona ha saputo trasformare un gruppo in crisi in una squadra capace di salvarsi contro ogni previsione, ora alla Lazio il compito è differente: il tasso qualitativo è più alto, il progetto ambizioso. E l’allenatore è stato messo nelle condizioni di mettersi alla prova in una big come mai gli era stato concesso in carriera. La gara contro il suo Verona sarà un test cruciale in tal senso. In fondo, è stato anche grazie a quel risultato eccezionale in Veneto che è stato scelto per diventare la nuova guida biancoceleste.


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