Lazio
Tudor (all.) 6,5
Poker servito all’Olimpico, 16 punti come l’Inter dal suo ingresso. Ora contano i risultati. Il gioco e gli stravolgimenti tattici sono meno convincenti, ma la Lazio consolida il settimo posto e tiene aperto lo spiraglio Champions. Va bene così.
Mandas 7,5
Tre paratone, tre gol evitati. I primi due interventi (su Caputo e Shpendi) sono decisivi, il terzo sulla punizione di Cancellieri serve per raccogliere la standing ovation dell’Olimpico.
Patric 7
Un gol pesantissimo, da opportunista. Lo spagnolo dimostra di saper difendere con qualsiasi sistema di gioco.
A. Romagnoli 6
Nel corpo a corpo va in difficoltà. Il giallo a tempo scaduto gli costerà San Siro: era in diffida.
Hysaj 6
Alterna imbarazzi a recuperi preziosi. Ha una dote: non si arrende mai, professionista super.
Lazzari 5,5
Si è perso, non alza i giri del motore, deve ritrovarsi.
Guendouzi 6
Tanta corsa, meno ordine. Coprire tanto campo significa perdere precisione e lucidità.
Vecino (20’ st) 7
Ha caratteristiche precise per Tudor: geometria, struttura, inserimenti. Così arriva il gol del raddoppio, sesto timbro in campionato.
Kamada 7
Record personali di contrasti (4) e duelli (7) vinti. Aggadiunge qualità, buone rifiniture e tempi di inserimento. L’Olimpico lo applaude.
Cataldi (43’ st) sv
Marusic 6
Vale il concetto speso per Hysaj, va apprezzato l’impegno.
Felipe Anderson 5,5
Un bel filtrante per Guendouzi e poco altro. Non è ispirato.
Rovella (20’ st) 5,5
Deve prendere confidenza con Tudor.
Zaccagni 6
Ha bisogno di capire la nuova posizione, scodella l’angolo per Patric e crea un’occasione per Ciro, ma fallisce un gol facile in avvio di ripresa e incide poco nel gioco.
Pedro (31’ st) 6,5
Semplicità e concretezza, l’assist per Vecino.
Immobile 5,5
Meno brillante rispetto a Monza, Caprile non si fa sorprendere dal suo diagonale.
Castellanos (20’ st) 5,5
Spento, fiaccato dalla staffetta.