Al mischione dei moduli, delle gerarchie azzerate, dei ruoli invertiti e cambiati tra ex terzini, mezzali e ali s’è aggiunto il mercato. Il post-derby è servito a Tudor per far capire ancora di più che per il suo calcio sono necessari innesti specifici. Serve «gente giusta con mentalità», il suo spot. Ha poi ammesso che la fisicità della Roma è stata superiore e che per creare una Lazio ad alta intensità servono uno-due mesi di allenamenti. Tutti identikit necessari per individuare i giocatori a lui adatti. Le riflessioni sul futuro sono partite dall’attacco, sempre in bianco. Tudor spera che la società lo ricostruisca almeno in parte.
Lazio, idea Simeone per giugno
Ogni discorso va fatto comprendendo chi l’attacco lo compone. Ciro non ha mercato per adesso, lui stesso sabato ha ricordato di avere due anni di contratto, non proprio un segnale di partenza. Castellanos ha qualità tecniche, non s’è sbloccato da stoccatore multiplo. L’acquisto di un centravanti in più sembra irrinunciabile. Sul mercato italiano ci sarà Giovanni Simeone, in uscita dal Napoli. Il manager Moggi ne ha parlato a marzo con la Lazio, il Cholito sogna di giocare in biancoceleste. Prima di tutto c’è da capire che valutazione darà di lui De Laurentiis. Simeone era esploso a Verona con Tudor. Dalla Grecia era rimbalzato il nome di Fotis Ioannidis, bomber del Panathinaikos, classe 2000, 21 gol in 38 partite, è alto 1,87. Solo rumors.
Lazio, rebus centrocampo: tutti i nomi
Igor ha provato Zaccagni e Felipe Anderson a tutta fascia nel 3-4-2-1, è una soluzione che merita approfondimenti e riflessioni. Tra l’altro entrambi sono a rischio per via dei contratti in scadenza nel 2025 (Zaccagni) e a giugno prossimo (Felipe). Igor a Marsiglia ha avuto Jonathan Clauss e Nuno Tavares sulle fasce. Il primo è ancora all’OM, ha 31 anni, il secondo è in uscita dall’Arsenal perché in scadenza nel 2025. Fisicità, a centrocampo, potrebbe garantirla Ibrahima Sissoko dello Strasburgo, francese naturalizzato maliano, 26 anni, 1,93 di altezza, è in scadenza a giugno. Gioca centrale nel 4-2-3-1, su di lui ci sono anche Bologna e Fiorentina. Girano i nomi di Morten Wetche Frendrup, 23 anni, mezzala del Genoa, e di Kristian Thorstvedt, 25 anni, 1,89 di altezza, trequartista norvegese del Sassuolo. Il punto tra Tudor e il diesse Fabiani sarà fatto nelle prossime settimane, tra fine aprile e l’inizio di maggio. Alcuni confronti ci sono già stati. «E’ presto per dare giudizi», aveva detto il tecnico prima del derby. Un’idea di massima, su alcuni ruoli, se l’è fatta. Ogni idea andrà verificata in base al budget che Lotito stanzierà, sarà condizionata dal traguardo finale. C’è Europa ed Europa. E i conti andranno fatti con i rinnovi chiusi o mancati, con le eventuali cessioni. Si è capito da tempo che Ciro non è più intoccabile per la società, lo stesso vale per Luis Alberto. Ma entrambi sono blindati da contratti lunghi e dorati. Liberarsene non è così facile.