Zaccagni attende il rinnovo di contratto con la Lazio: tutti i dettagli

Ha ripreso a segnare al ritmo della scorsa stagione (quella della doppia cifra). E aspetta  da un po’ di scrivere il futuro
Marco Ercole
4 min

Nei momenti di instabilità bisogna fare affidamento sulle certezze, sui punti saldi sui quali si sa di poter contare. E Zaccagni, contro l'Empoli, ha dimostrato ancora una volta di far parte di questo elenco, di essere uno capace di fare la differenza. Ecco perché Sarri riparte da lui, da Zac, il precario con il vizio del gol. Ne ha messi insieme 2 nelle ultime 3 partite giocate in Serie A, 2 dei 3 complessivi realizzati dalla Lazio nello stesse gare (l'altro è quello di Guendouzi che ha sbloccato il match con l'Empoli). 

Zaccagni è tornato goleador

È tornato a viaggiare ai ritmi dello scorso anno, quelli da ala da doppia cifra che l'allenatore biancoceleste aveva "battezzato" all'inizio della stagione: «Glielo ho detto, uno con le sue qualità non può non superare le 10 reti in un campionato». Detto, fatto. Al secondo anno sarriano nella Capitale l'ex Verona (nonostante in passato non fosse mai riuscito ad arrivare oltre i 5 centri) ha raggiunto l'obiettivo, chiudendo per la prima volta un torneo a quota 10 gol (impreziositi peraltro da 6 assist). E anche se un anno fa alla diciassettesima giornata era già arrivato a 6, è ancora in tempo per ripetersi e confermarsi tra gli interpreti più prolifici nel suo ruolo in Italia. Al momento, complice anche le grandi difficoltà incontrate nella Lazio nell'avvio di stagione, si è fermato a 3: quello con il Torino il 27 settembre e i due più recenti con Verona ed Empoli, quest'ultimo molto significativo, con dedica al nonno scomparso. È in ritardo sul ruolino di marcia, ma nessun altro centrocampista in Serie A ha segnato più di lui dall'inizio della scorsa stagione, visto che solo l'atalantino Teun Koopmeiners è arrivato come lui a 13 marcature. 

Zaccagni e il rinnovo: le novità

Un rendimento alto e che ormai da tempo Zaccagni spera possa trasformarsi pure in un premio, quel rinnovo di contratto con adeguamento dello stipendio (attualmente fermo a 2 milioni bonus compresi). È in attesa di una chiamata come un precario qualunque, visto che il suo vincolo con il club biancoceleste si concluderà ufficialmente a giugno 2025. Da parte sua, solo il mese scorso ha dichiarato pubblicamente di voler restare a Roma e di essere consapevole che magari adesso possano esserci altre priorità, ma è chiaro che più il tempo passo e più si fa avanti la possibilità che altre società sondino il terreno. Un'ipotesi di cui ha anche parlato più volte il suo agente Mario Giuffredi, ricordando che l'attuale ds della Juventus Giuntoli aveva fatto di tutto per portarlo al Napoli qualche anno fa: «Ora però Zaccagni è concentrato solo sulla Lazio - ha detto il mese scorso - e vuole fare bene solo qui, vedremo in seguito il futuro cosa ci riserverà. Io però ho sempre detto una cosa, a Mattia farebbe piacere restare a Roma, senza nessun tipo di dubbio. Per quanto riguarda il rinnovo di contratto, questo genere di accordi si fanno in due. Staremo a vedere». Un messaggio indiretto neanche troppo velato al presidente Lotito. Ma che allo stato attuale non ha ancora portato alcun effetto.


© RIPRODUZIONE RISERVATA