Lazio, Pedro chiede più spazio: Sarri ci pensa per il Sassuolo

Decisivo dalla panchina, ora sogna altro. Ha garantito al tecnico di essere pronto a giocare da titolare
Lazio, Pedro chiede più spazio: Sarri ci pensa per il Sassuolo© Getty Images
Marco Ercole
4 min

ROMA - Ok essere decisivo da subentrato, ma Pedro adesso chiede di più. È naturale che con il passare degli anni per lui ci siano meno occasioni, così come una gestione differente, ma lo spagnolo non è ancora entrato in quella fase della carriera, si sente importante e utile alla causa. Lo ha confermato subito dopo la rete realizzata al Celtic, quando ha espresso le sue emozioni a caldo e non ha nascosto il desiderio di ottenere più spazio: «Ho iniziato male, ho avuto problemi alla caviglia, ma ora sto bene. E mi fa bene stare in campo. Spero di giocare presto da titolare, poi è il mister che decide. Io sono sempre a disposizione per aiutare la squadra ed è la cosa più importante».

Il minutaggio di Pedro

Difficile dargli torto, la sua stagione è stata in salita per via del problema alla caviglia. A partire da quel momento ha dovuto recuperare la condizione e il suo status nelle gerarchie di Sarri. Per farlo ha avuto a disposizione solamente degli ingressi nei finali di match, per un totale di 128 minuti da suddividere in 8 presenze complessive. Decisamente poco, ma con il paradosso che l'unica rete segnata, per quanto pesantissima, è arrivata nello spezzone di partita più breve che gli è stato concesso in questo momento. Un aspetto che da una parte aumenta il lustro della prodezza segnata al Celtic, ma dall'altra conferma l'intuizione di Sarri nel valutarlo una carta da calare a gara in corso, per sfruttarne la naturale capacità a entrare subito nel vivo del gioco. Una virtù, insomma, che rischia di trasformarsi in un "limite" per Pedro. Che però ha sfruttato questa sosta per provare a mettere la freccia e guadagnarsi una chance dal primo minuto, la prima in questa stagione. 

Pedro e l'occasione con il Sassuolo

Sta scaldando i motori, vuole tentare di mettere in difficoltà l'allenatore. E ci proverà già dalla sfida con il Sassuolo, match per il quale è in forte dubbio la presenza di Zaccagni sulla corsia di sinistra del tridente d'attacco. È rientrato anzitempo dal ritiro della Nazionale, non ha potuto prendere parte alla sfida di stasera con l'Inghilterra per via di nuovi dolori alla caviglia destra - quella sulla quale ha subito una distorsione - ravvisati sabato in allenamento a Coverciano calciando il pallone. Ora le sue condizioni saranno monitorate giorno dopo giorno a Formello, ma per forza di cose la sua disponibilità per Reggio Emilia è tutt'altro che scontata. Un motivo in più per Pedro per spingere sull'acceleratore nella corsa verso una maglia da titolare, che eventualmente si dovrebbe giocare con l'altro esterno d'attacco in rampa di lancio, Isaksen. 

La concorrenza in attacco: Pedro spera

Pure il danese ha dato segnali più che positivi nelle ultime apparizioni, in particolare in quella prima della sosta contro l'Atalanta all'Olimpico, dove ha contribuito attivamente al forcing finale che ha portato alle rete di Vecino. Così come Pedro, l'ex Midtjylland chiede spazio a Sarri, per dimostrare di essere in grado di fare la differenza. «Spero di ripagare la fiducia cominciando a segnare qualche gol», ha detto dopo la sfida vinta con la Dea. D'altronde è reduce dalle 22 reti realizzate la scorsa stagione, di cui 3 proprio contro la Lazio nel doppio confronto del girone di Europa League. Anche lui chiede più spazio e opportunità. Ok essere l'ultimo arrivato, ma adesso il danese si aspetta qualcosa di più. Nel reparto offensivo di Sarri, insomma, non mancano di certo le motivazioni. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA