ROMA - Quella di domani non è solo la partita tra Lazio e Genoa, è anche la sfida nella sfida tra Immobile e Retegui. L'importante, però, è non parlare di paragone o confronto. A oggi sarebbe quasi “irrispettoso” nei riguardi di un attaccante che, con 195 reti, occupa l'ottava posizione nella classifica dei marcatori più prolifici di tutti i tempi della Serie A, a 10 lunghezze dal settimo posto occupato da Roberto Baggio. Si può al massimo discutere su una sorta di ricambio generazionale, dell'avvio di un passaggio di testimone in Nazionale.
Il bomber laziale a caccia di rivalsa
Sì, perché a differenza del suo status nella Lazio, dove è considerato un re, il rapporto di Ciro con la maglia azzurra è stato sempre tormentato. Nonostante abbia vinto un Europeo e con i suoi 16 gol sia il 16esimo bomber all-time (insieme a Toni e Vialli), difficilmente non è stato oggetto di critiche. E quando Retegui lo scorso marzo ha segnato 2 reti nelle sue prime 2 partite giocate con l'Italia, in tanti hanno invocato l'imminente avvicendamento. Immobile ha lasciato correre, ormai è abituato a questo genere di situazioni. Quello, tra l'altro, per lui era un periodo complicato in generale, condizionato dalla lunga serie di infortuni con i quali ha dovuto fare i conti la scorsa stagione. Per questo il grande obiettivo della sua estate era quello di farsi trovare al top per l'inizio del campionato, così da dimostrare ancora una volta a tutti (e prima ancora a se stesso) di essere lo stesso bomber capace di vincere in 4 occasioni la classifica dei marcatori, di realizzare il record di gol in un singolo torneo di Serie A e contestualmente conquistare la Scarpa d'Oro (ultimo italiano a esserci riuscito).
Il Genoa tra i bersagli preferiti da Immobile
A Lecce, nonostante la sconfitta, ha fatto capire di essere sulla strada giusta, con un gol dei suoi e una prestazione da leader e capitano. Al termine dell'incontro ci ha messo la faccia, si è presentato di fronte ai microfoni per analizzare con lucidità gli errori commessi e proiettare la mente sulla partita successiva. Quella con il Genoa, appunto. Una sfida che per lui evoca ricordi positivi, visto che i rossoblù sono i secondi avversari più bucati in assoluto in carriera (dopo la Sampdoria): 13 gol (tra cui una tripletta e tre doppiette) in 13 partite complessive. Uno stimolo in più per cercare di fare il massimo, per continuare ad aggiornare partita dopo partita record e statistiche. Un discorso che tra qualche anno ci auguriamo tutti possa essere riferito anche a Retegui, significherebbe tanto per il calcio italiano. Ma che per ora è un'esclusiva pertinenza di Immobile, l'unico attaccante della Serie A che può vantare certi dati e che adesso è a solo 5 reti da quota 200 in campionato. Non esattamente numeri banali, insomma. Giusto dunque parlare di sfida nella sfida. Lo è un po' meno, nel caso, azzardare dei paragoni.