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Scopri tutte le offerteROMA - La Lazio ricomincia dalle sue vecchie contraddizioni: a Lecce paga ancora quell’anarchia che le era costata errori e rimpianti anche in passato. È sparita dalla scena nel momento cruciale della partita. Distratta e superficiale. Ha staccato la spina nel giro di due minuti, quando ha pensato con arroganza e presunzione di avere la vittoria in banca. Abbonati per continuare a leggere - oppure -sottoscrivi l'abbonamento pagando con GoogleABBONATI CON Hai già un abbonamento? Accedi
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